DAY 8 – Giornata tutta al femminile, ma senza le prime tre. Noi proviamo a scommettere sulla Flipkens. Se dovesse vincere laddove hanno fallito Henin e Clijsters? 
Sei anni dopo, Marion Bartoli ha un'altra grande chance sui prati di Wimbledon

Di Riccardo Bisti – 2 luglio 2013

 
Il Super Monday ha confermato un trend che ci vede intorno al 65%. Siamo andati bene con gli uomini…e meno bene con le donne. La sconfitta di Serena Williams è stata del tutto inattesa e non lascia neanche l’amaro in bocca. Enorme delusione per Kvitova-Suarez Navarro, letta benino ma persa per…un misero game! Abbiamo sbagliato i pronostici di Roberta Vinci e Andreas Seppi (un po’ condizionati dal nazionalismo, ma non è una scusa). Peccato per Robson-Kanepi: pensavamo che il fattore decisivo potesse essere il pubblico, invece sono state le ansie e le pressioni dell’inglesina. Per il resto è andata bene, con alcune interpretazioni piuttosto brillanti, su tutte Berdych-Tomic e Pironkova-Radwanska, nonchè Ferrer-Dodig. Pronosticare questo torneo, tuttavia, è complicatissimo. Gli schemi sono volati via sin dal primo giorno, ed è molto difficile affidarsi ai soliti punti di riferimento. Oggi vanno in scena i quarti femminili. Sono tutte partite equilibrate: dando un’occhiata alle quote dei bookmakers, non concordiamo con la visione di Radwanska-Li, in cui la cinese viene data favorita (1.70 contro 2.40). Per il resto concordiamo con le idee degli allibratori (favorite Lisicki, Bartoli e Kvitova), ma proviamo a spingere il “golpe” di Kirsten Flipkens.
 
KANEPI – LISICKI
Di nuovo in campo la tedesca, autrice del grande exploit contro Serena Williams. Le due non si sono mai affrontate: avrebbero dovuto trovarsi a Pechino nel 2011, ma la Lisicki si ritirò prima di scendere in campo. Hanno un tennis piuttosto simile, ma quello della Lisicki è più potente, soprattutto con il servizio. La Kanepi è un’ottima giocatrice, spesso sottovalutata. Non si arriva per caso cinque volte nei quarti di uno Slam. Ma crediamo che la tedesca sia in grado di superare la famosa “Prova del 9”. L’unico rischio potrebbe essere un rilassamento dopo il successo su Serena e il conseguente bagno di popolarità. Ma Sabine è abituata a giocare bene a Wimbledon e – soprattutto – adora l’ambiente di Wimbledon. Per questo la vediamo favorita, anche in virtù della buona sorte che ha accompagnato la Kanepi nel suo percorso londinese. Poteva uscire al primo turno contro Tara Moore, mentre è stata miracolata dalla Kerber e ha sfruttato l’inesperienza della Robson. Per questo andiamo decisi su Bum Bum Bine.
Lisicki in due set.
 
RADWANSKA – LI

Undicesimo scontro diretto. Il dubbio riguarda Na Li. Chi vedremo? Quella che ha spazzato via Roberta Vinci senza lasciarle mezza chance, oppure quella che ha rischiato di perdere contro la Zakopalova? Dovesse essere una via di mezzo, la polacca resta favorita. Ha dovuto giocare tre set sia con la Keys che con la Pironkova, ma erano avversarie ostiche. E ne è uscita bene. I precedenti dicono 6-4 per la cinese, che però diventa 1-2 sull’erba. In realtà è 1-1, perchè a Eastbourne 2009 Na Li si ritirò dopo pochi game. Gli altri due match si sono giocati a Wimbledon e c’è stato un successo per parte. Dando un’occhiata allo storico dei confronti diretti, ci sono appena due episodi al terzo set. Anche per questo ipotizziamo una sfida combattuta in cui avranno la meglio il talento e le variazioni della polacca.
Radwanska in tre set.
 
BARTOLI – STEPHENS

Lo schizofrenico match di New Haven 2012 (6-1 0-6 6-3) rende ancora più incerto il pronostico. La Bartoli sembra offrire più garanzie. A parte l’esordio con una stanca Hampton, la Stephens ha rischiato di perdere in tutti gli altri match. Diciamolo pure: contro la Cetkovska avrebbe meritato di uscire ma è stata salvata dall’oscurità. Anche contro la Puig è stata a due game dalla sconfitta. Ma alla fine ha sempre vinto lei, ed ha vinto entrambi i tie-break giocati. Detto questo, la Bartoli ha sfruttato nel migliore dei modi un ottimo tabellone e contro la Knapp è sembrata più in palla rispetto al match con la Giorgi. Sarà una sfida equilibrata ma stiamo con Marion: per lei, probabilmente, è l’ultima occasione di raggiungere una finale Slam. Anche i bookmakers sono incerti: la francese è data a 1.91, l'americana a 2.08.
Bartoli in tre set.
 
KVITOVA – FLIPKENS

Un dato statistico curioso e divertente ci convince a puntare sulla belga: la Flipkens potrebbe vincere l’unico Slam dove le illustri connazionali Kim Clijsters e Justine Henin hanno sempre fallito. Sarebbe clamoroso. La Kvitova si trasforma sull’erba e sa come si vince a Wimbledon, ma continua a non convincere. Ha vinto a fatica le tre partite giocate e contro la Makarova avrebbe meritato di perdere. Da par suo, la Flipkens ha sfruttato un tabellone semplice, ancora più facile dopo il ritiro della Azarenka. I precedenti sono 2-1 per la belga, vincitrice dell’ultimo scontro diretto, giocato tre mesi fa a Miami. Da allora la Kvitova si è parzialmente ripresa, ma non ha mai entusiasmato. Nel tennis non esiste la proprietà transitiva, ma se la Suarez Navarro l’ha messa in difficoltà….la Flipkens lo può fare anche meglio. E poi c’è quel dato statistico che ci fa impazzire…da inizio torneo, ci giochiamo almeno un underdog a giornata: oggi puntiamo sulla belga.
Flipkens in tre set.
 
PRONOSTICI TOTALI: 91
PRONOSTICI GIUSTI: 60
PRONOSTICI SBAGLIATI: 31
PRONOSTICI COL NUMERO ESATTO DI SET: 32