Simone Bolelli e Sara Errani volano nei quarti ai rispettivi tornei: lui sembra finalmente recuperato, lei è sempre più a suo agio tra le top 10. A San Paolo passa anche Volandri: che Italia!
Da quando veste il nuovo sponsor tecnico Hydrogen,
Simone Bolelli sembra rigenerato
Di Riccardo Bisti – 15 febbraio 2013
Che l’Italia abbia ritrovato un giocatore? Se lo sono domandati in tanti dopo aver visto Simone Bolelli superare agevolmente Juan Monaco. Intendiamoci: le condizioni di gioco del torneo ATP di San Paolo sono molto particolari. Si gioca sulla terra indoor, i campi non sono di grande qualità e sono piuttosto veloci. L’ideale per un picchiatore come l’azzurro. Ciò non toglie meriti a Simone, che ha infilato la migliore vittoria degli ultimi 12 mesi. Per la verità, a giugno aveva superato Gilles Simon al Queen’s (il francese era n. 13 ATP), ma Juan Monaco (n. 15 ATP) sulla terra è più forte di Simon sull’erba. Il bolognese ha trasformato quattro delle sei palle break a disposizione e si è imposto con il punteggio di 7-5 6-2 in un’ora e un quarto. Risultato impensabile fino a un paio d’anni fa, quando era uscito dai primi 100 e non riusciva a rimettersi in sesto. Adesso ha trovato il giusto equilibrio e ha iniziato bene il 2013: semifinale in doppio all’Australian Open, splendido doppio giocato in Coppa Davis (dove è stato il migliore in campo) e adesso i primi risultati in singolare. La strada è ancora lunga, ma l’ingresso tra i top 50 non è più un miraggio. “Ho giocato bene soprattutto nel primo set – ha detto Simone – sono stato molto aggressivo, soprattutto con il dritto. Le condizioni erano veloci e ho cercato di stare con i piedi dentro il campo. Sono in fiducia, ho vinto due partite e domani è un’altro giorno. Proverò a fare del mio meglio e a vincere la partita”. Il suo avversario sarà Albert Montanes, già giustiziere di Paolo Lorenzi al primo turno. I precedenti dicono 2-0 per Simone, entrambi giocati a San Marino. E’ ancora fresco il ricordo della semifinale dell’anno scorso, vinta da Bolelli al termine di una battaglia di tre ore, chiusa con il punteggio di 6-7 6-4 7-5.
Il Bolelli visto ieri parte favorito e va a caccia delle semifinali, risultato che nei tornei ATP gli manca dal lontano 2008, quando a Monaco di Baviera giocò la sua unica finale nel circuito maggiore. “Mi sono preparato molto bene nel periodo di off-season – ha continuato Bolelli – l’anno scorso ho giocato molto e poi ho lavorato su tutti gli aspetti possibili: fisico, tecnica e mente. Adesso fisicamente sto bene e sono fiducioso per il resto della stagione”. Non lo si vedeva così bene dai tempi in cui era allenato da Claudio Pistolesi: giusto tra una settimana saranno passati quattro anni dal 23 febbraio 2009, data di un best ranking (n. 36) che non è più un'utopia. Pistolesi insisteva per farlo giocare più aggressivo. Dopo anni difficili, anche grazie all’aiuto del doppio, Simone sta eseguendo quei dettami. Con la maturità dei 27 anni e una stabilità finalmente ritrovata, può essere una validissima alternativa anche in Coppa Davis. In Canada (si parla di Vancouver o Calgary) giocheremo su un campo velocissimo: dopo Seppi, in questo momento è proprio il bolognese a offrire maggiori garanzie rispetto a un Fabio Fognini che deve ancora entrare in palla. Le buone notizie per l’Italia non finiscono qui: Filippo Volandri conferma di avere un feeling speciale con il torneo di San Paolo (dove difende la finale dello scorso anno). Il livornese ha vinto un ottimo match contro l’idolo di casa Thomaz Bellucci, che in questo stesso impianto aveva giocato l’esibizione contro Roger Federer nel “Federer Gillette Tour” di dicembre. Volandri ha dominato dalla prima all’ultima palla, volando sul 5-1 nel primo set prima di chiudere 6-3 e comandando anche nel secondo set: 70 minuti gli sono bastati per chiudere con un convincente 6-3 6-2. Adesso “Filo” ha ottime chance di arrivare in semifinale, poichè se la vedrà con l’argentino Martin Alund, n. 111 ATP.
Bolelli è nato a Bologna, così come Sara Errani. Lui si è spostato a Monte Carlo, mentre lei è orgogliosamente legata alla sua Massa Lombarda (anche se da anni vive a Valencia). Il luogo di nascita è il comun denominatore tra due giocatori che ci hanno dato un sorriso. La Errani è nei quarti al ricco Premier Five di Doha (2.369.000$, cemento). Sarita ha superato Daniela Hantuchova con il punteggio di 7-5 5-7 6-2 in una tipica partita di tennis femminile, con continui ribaltamenti di fronte. Nel primo set, la slovacca è stata avanti 5-3 salvo poi subire un parziale di 16 punti a 1. Nel secondo era la Errani a condurre 4-2 prima di farsi trascinare al terzo set. Sarita si trovava anche in svantaggio di un break (2-1 e servizio Hantuchova) prima di vincere gli ultimi cinque game a raggiungere i quarti di finale, dove avrà un affascinante test contro Victoria Azarenka, ancora imbattuta nel 2013 e vincitrice con un doppio 6-0 su Christina McHale. I precedenti dicono 4-1 per la bielorussa, che ha vinto piuttosto nettamente gli ultimi tre, anche se l’ultimo risale al 2011, quando Sarita non aveva ancora compiuto il suo grande salto di qualità. Nel frattempo prosegue la striscia vincente del duo Errani-Vinci: battendo Danilidou-Barrois con un doppio 6-2, le azzurre hanno colto l’undicesima vittoria consecutiva. Lo scorso anno erano arrivate a 25, striscia inferiore soltanto a quella delle mitiche Zvereva-Gigi Fernandez, che nel 1994 vinsero 28 incontri di fila.
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