Non sappiamo se Svetlana Kuznetsova si possa considerare (di nuovo…) una top-player, ma non c'è dubbio che si presenti all'Australian Open con una montagna di fiducia in più. In una giornata da sogno, dopo che giovedì era stata bloccata dalla pioggia, ha battuto Simona Halep (n.2 del mondo) e Monica Puig, aggiudicandosi l'Apia International di Sydney, secondo torneo Premier della stagione. L'impresa è arrivata nel pomeriggio australiano, quando ha superato la Halep (7-6 4-6 6-3 lo score) in un match rinviato dal giorno prima. E' la sua più importante vittoria negli ultimi sette anni. Nel 2009 battè Dinara Safina, allora n.1, in finale al Roland Garros. Chissà che non possa essere di buon auspicio per Melbourne. Di sicuro lo è stato per la finale di Sydney, dove non ha lasciato scampo a Monica Puig, battuta in appena 55 minuti con un severo 6-0 6-2. La finale si è giocata di venerdì sera per dare alle giocatrici la possibilità di presentarsi a Melbourne con almeno due giorni d'anticipo. In finale, la Kuznetsova ha raccolto più del doppio dei punti della sua avversaria: 53 a 23. “Onestamente non me l'aspettavo – ha detto la Kuznetsova – anche se non mi sono mai presentata a un torneo pensando di vincerlo, neanche in passato. Io scendo in campo pensando a fare il mio, e stavolta tutto è andato nel modo giusto. Adesso voglio concentrarmi su Melbourne”. Per lei è il 16esimo titolo WTA di una carriera che comprende anche due Slam: Us Open 2004 e Roland Garros 2009.
30 ANNI, MAI STATA MEGLIO
La bravura di “Sveta” è stata quella di recuperare in tempo dopo la semifinale-maratona con la Halep, durata quasi tre ore. “Prima di scendere in campo, il supervisor mi ha chiesto come stessi. Probabilmente, tenendo conto che ho superato i 30 anni, molti pensano che io sia vecchia. Invece mi sentivo alla grande, meglio che nei giorni precedenti. Nei primi match dell'anno ti senti un po' dolorante, ma poi migliora tutto”. La tradizione dice che chi vince a Sydney difficilmente arriva in fondo a Melbourne, ma Svetlana non si pone grossi limiti. “Sinceramente non ho mai pensato né sognato di vincere un torneo del Grande Slam, invece ne ho vinti due. Succede grazie al duro lavoro, lo sforzo quotidiano e il piacere di giocare a tennis. Se avessi l'opportunità di farcela sarebbe bellissimo. Non dovessi farcela, non sarebbe la fine del mondo. Io amo il tennis ed è bello avere ancora la chance di poter vincere tornei”. La portoricana ha pagato i due match in un giorno, nonché l'inesperienza. Resta comunque felice per la prima finale Premier in carriera. “Ma non potevo fare niente di più. Ho corso dappertutto e provavo a rimandare ogni palla di là, ma l'unica risposta che posso darmi è che lei è stata più brava di me”. Per Monica resta comunque una grande settimana, partita dalle qualificazioni in un torneo che non aveva mai giocato. “Infatti questa sconfitta non mi crea nessun problema: lei ha giocato in modo incredibile”. Adesso la Kuznetsova sarà chiamata a fare altrettanto all'Australian Open, dove pure è finita nello spicchio di tabellone più complicato, quello di Serena e Sharapova. Esordirà lunedì contro Daniela Hantuchova in vista di un terzo turno contro la Bencic. Dobbiamo aggiungere un nome alla lista delle favorite?
WTA PREMIER SYDNEY – Finale
Svetlana Kuznetsova (RUS) b. Monica Puig (PUR) 6-0 6-2