Andreas elimina Kohlschreiber ed Harrison e vola in finale a Eastbourne, dove ha vinto 12 mesi fa. Se la vedrà con Roddick, che nei quarti ha superato per un pelo Fognini. Può farcela.
Andreas Seppi cercherà di conquistare il terzo ATP in carriera
Di Riccardo Bisti – 23 giugno 2012
La bella notizia è che Seppi, ormai, non fa più "notizia". Soltanto 12 mesi fa avremmo brindato per la finale in un torneo ATP, ma oggi l’altoatesino ha compiuto un salto di qualità che rende quasi “normali” dei risultati di ottimo livello. Fino all’anno scorso, l’unica finale risaliva al torneo di Gstaad 2007, quando perse al fotofinish da Paul Henri Mathieu. Adesso ne ha raggiunte tre in un anno. Quella che giocherà sabato contro Andy Roddick sarà la seconda consecutiva a Eastbourne (403.950€, erba), torneo in cui è campione in carica. In questo angolo di Inghilterra dove qualche pigro va a cercare un po’ di relax, Andreas gioca alla grande. L’anno scorso vinse il primo titolo in carriera anche se Tipsarevic gli negò la gioia di siglare il matchpoint, ritirandosi sul 5-3 al terzo. Adesso Seppi conferma il suo status di immediato rincalzo ai primissimi, vincendo con agio le partite in cui parte favorito. In un venerdì “doppio” ha superato prima Philipp Kohlschreiber (ritiratosi sul 7-5 2-1 per Seppi) e poi Ryan Harrison in un match giocato in condizioni ventosissime, buone più per la vela che per il tennis. E’ finita 7-5 6-1, ma il realtà il match è durato un solo set. Harrison è andato avanti di un break, poi si è trovato 0-30 sul 5-5, ma l’azzurro ha giocato con grande intelligenza e lo ha brekkato al momento giusto. Il secondo set è stata pura accademia: forse Harrison aveva già la testa a Wimbledon. Colpa sua, mentre Seppi è rimasto focalizzato sulla partita senza disunirsi. “Le condizioni erano molto difficili, soffiava parecchio vento – ha detto Seppi – allora ho cercato di giocare un match solido, senza errori, giocando al centro del campo per evitare rischi inutili. Domani sarà dura, ma cercherò di difendere il mio titolo”.
Per confermarsi padrone di Eastbourne, dovrà battere il redivivo Andy Roddick. L’americano non ha vinto una partita per 3 mesi: dopo l’ennesima scoppola al torneo del Queen’s, dove è stato battuto da Edouard Roger Vasselin, ha accettato una wild card a Eastbourne per giocare qualche partita prima di Wimbledon. Si è regalato la finale, la 51esima in carriera, battendo Fabio Fognini nei quarti e il belga Steve Darcis in semifinale. Tanti rimpianti per Fognini, battuto soltanto 6-3 3-6 7-5. Ce l’avesse fatta, avremmo potuto gustarci una finale tutta italiana sull’erba. Fabio ha sciupato un break di vantaggio nel primo set, ma soprattutto ha avuto una palla break sul 5-5 al terzo che lo avrebbe mandato a servire per il match. Si è giocato su un campo secondario per favorire la disputa di tutte le partite dopo i rinvii di giovedì. Il Roddick attuale non è una macchina da guerra, ma è pur sempre uno che vanta tre finali a Wimbledon e 4 titoli al Queen’s. Giocarci alla pari, per Fognini, è una buona notizia. Potrà giocarsela anche Seppi, che ci ha perso nell’unico scontro diretto allo Us Open 2008 (6-2 7-5 7-6 in una partita più equilibrata di quanto dica il punteggio). L’agio con cui rispondeva alle prime palle di Harrison fa ben sperare, anche se il servizio di Roddick è uno spauracchio. “Mamma mia che vento! Non ricordo di aver giocato in condizioni del genere. La cosa buona è che ho commesso solo un doppio fallo” ha detto Roddick, che grazie ai due successi di venerdì ha raggiunto le 600 vittorie in carriera. In caso di vittoria di Seppi, Eastbourne sarà il titolo numero 44 per l'Italia nel circuito ATP, il secondo sull’erba. Comunque vada, non potrebbe esserci un modo migliore per avvicinarsi a Wimbledon.
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