Claudio Pistolesi spiega come comportarsi sulla propria seconda di servizio. Se l'avversario risponde “alla spagnola”, profondo, centrale e con top spin, bisogna arretrare. E poi… 
Claudio Pistolesi spiega il tennis verticale con Justin Gimelstob

TennisBest – 3 ottobre 2013
 
Claudio Pistolesi (*) ha spiegato il suo approccio al TENNIS VERTICALE e alla gestione della propria seconda palla di servizio.
 
"Affrontiamo la situazione in cui l’avversario risponde con un colpo pesante, profondo e centrale. Lo fanno spesso gli spagnoli. Amano tirare palle alte e cariche di spin. Se non ti muovi dopo il servizio, restando fermo dopo aver colpito, il colpo successivo diventerà complicato. Hai bisogno di spazio, lasciare che la palla rimbalzi, perdendo rotazione e velocità. Vediamo come sviluppare un buon primo colpo successivo alla seconda palla di servizio".
 
1. Dopo una seconda di servizio, quando l'avversario risponde profondo e carico di top spin, bisogna fare qualche passo indietro, colpire ma poi tornare rapidamente in avanti, con i piedi sulla riga. A quel punto saremo pronti per giocare un buon scambio.
 
2. Colpisci e torna sulla linea! Rimettere alla svelta i piedi sulla riga è cruciale.
 
3. I coach insegnano a conquistare terreno ma molto spesso, soprattutto sulla terra rossa, capita di dover affrontare questo tipo di risposta e bisogna essere preparati anche a fare dei passi indietro.
 
4. Se invece l'avversario risponde corto, allora bisogna essere pronti a muoversi in avanti. Si parla tanto del movimento a destra e sinistra ma secondo me, nel tennis moderno, la qualità degli spostamenti verticali, avanti e indietro, è ancora più importante.
 
5. Bisogna aspettarsi sempre un colpo profondo, ma anche mettersi nella giusta posizione per attaccare e approcciare la rete se arriva un tiro più corto. Difendersi ma mantenere una mentalità aggressiva: questo è il tennis verticale che si può adattare a qualsiasi livello di gioco.
 
 
* Claudio Pistolesi è uno dei coach italiani più noti a livello internazionale ed è tra i membri fondatori di GPTCA, associazione mondiale di coach professionisti riconosciuta dall’ATP. Il tecnico romano, insieme a Justin Gimelstob, ha dato alcuni consigli durante una puntata di ATP World Tour Uncovered, il magazine settimanale dell'ATP.