Pensieri e parole dei protagonisti di Italia-Svizzera. La gioia di Lorenzi, la lunga attesa di Seppi, la grinta di Barazzutti ai cambi di campo e la fierezza di Severin Luthi: “Sono orgoglioso dei miei ragazzi”. Chiudinelli e quei crampi sul più bello… 

PESARO – Ci sono volute sette ore e quarantadue minuti per dare il giusto indirizzo a questo strano match tra Italia e Svizzera, giocato in un'astronave (l'Adriatic Arena è davvero uno splendido impianto) e contro un team elvetico rabberciato ma combattivo. Il punteggio se lo aspettavano tutti, ma non con queste modalità. Ecco le impressioni dei protagonisti.

 

PAOLO LORENZI

“Nel tie-break del primo set ho tirato un ace di seconda su un setpoint per lui. Sapevo che si sarebbe spostato per rispondere con il dritto, allora in una frazione di secondo ho deciso di tirare al centro. Più in generale la mia idea era spingere e prendere dei rischi. Non credo che mi si possa dire di non avere avuto coraggio: vedi il dritto vincente sul secondo matchpoint a sfavore”.

 

“Pur avendolo vinto, non sono molto contento del game che mi ha portato sul 5-5 nel quinto. Mi sono fatto prendere dalla tensione e ho sbagliato tre palle di fila. In qualche modo mi sono salvato, poi dal 5-5 lui sembrava morto. A quel punto c'è stata molta tensione perché ha giocato alcuni colpi incredibili, mischiati a errori clamorosi. Quando giochi contro un avversario menomato devi spingere ma senza esagerare con i rischi”.

 

“Al cambio di campo sul 2-5 nel quinto, Corrado mi ha detto di continuare a spingere e non regalare niente. Se proprio voleva vincere, avrebbe dovuto conquistarsi il successo: io non gli avrei regalato nulla. Va detto che dopo il medical time out non era più lui. Io ero stanco ma lui sembrava fisicamente KO”

 

“Non ho dubbi: è la più bella vittoria della mia carriera. La dedico alla mia famiglia e alla mia ragazza. Per un giovane che si affaccia al tennis, la famiglia riveste un ruolo fondamentale”.

 

“Negli anni sono maturato molto, ho imparato a non pensare alle varie situazioni. Il tennis ti frega: a volte pensi di avere un grande successo a portata di mano, poi rimani deluso. L'importante è restare lucidi, imparare, e cercare di cogliere le prossime occasioni”.

 

MARCO CHIUDINELLI

“I rimpianti principali sono due: nel primo set ho avuto 6 setpoint e l'ho perso, pur essendo il miglior giocatore in campo. E poi il quinto set, con quei tre matchpoint consecutivi…è stato brutto, sono deluso anche perché non è la prima volta che perdo una partita del genere”.

 

“Ho sentito tirare la gamba sul 4-2 e 40-15 nel quinto set. Non ho recriminazioni, sono cose che nel tennis possono succedere”.

 

“Non ho avvertito particolare pressione per essere il numero 1 della mia squadra, con tutti gli occhi addosso. Una partita è una partita, conta quello che fai in campo”.

 

“In una partita così lunga ci sono sempre tanti alti e bassi. Ci sono stati momenti in cui fisicamente stavo meglio io, altri in cui stava meglio lui”.

 

“Credo che il pubblico abbia influito soprattutto per lui. Giocare in casa, con tutta la gente che fa il tifo per te, è sicuramente meglio. Gli ha dato un po' di energia in più. Per me è stato un piacere, l'atmosfera era piacevole e il pubblico è stato molto corretto”.

 

“Il mio piano tattico è stato perfetto e posso dire che ha funzionato. Ok, non è stato abbastanza, ma sono arrivato ad appena un punto dal successo. Sono soddisfatto, ho trovato il modo giusto per giocare”.

 

CORRADO BARAZZUTTI

“Per il doppio ho le idee chiare. Seppi-Bolelli? Perché volete farmelo dire in anticipo? Poi va a finire che gli svizzeri ci sentono…”

 

“Gli svizzeri hanno giocato molto bene, ma non potevamo certo aspettarci che non giocassero al massimo. Siamo pur sempre in Coppa Davis, mica una gara qualsiasi”

 

“Al cambio di campo sul 2-5 nel quinto ho detto a Lorenzi che non bisognava assolutamente mollare. Se l'avesse fatto, lo avrei strozzato! Doveva tenere il servizio nel game successivo, e poi continuare a lottare. Le partite si possono perdere, ma non vanno regalate. Sì, mi ero accorto che nel game precedente Chiudinelli si era fatto male e gliel'ho subito fatto presente”.

 

ANDREAS SEPPI

“Non ho mai pensato di perdere, anche se dopo i primi due set speravo di chiudere un po' più facilmente. Invece non sempre ho spinto come avrei voluto, ma lui è stato bravo: spingeva molto soprattutto dalla parte del dritto e in effetti mi ha sorpreso. Va detto che ho commesso qualche errore gratuito di troppo. Però ho alzato il livello nei momenti importanti, la prima di servizio ha funzionato e mi ha dato un bel po' di punti facili. Nel palleggio da fondocampo ho faticato un po', non riuscivo a sfondarlo. Ma è stato bravo lui, è molto rapido di gambe”.

 

“Sono arrivato soltanto domenica da Dubai, quindi ho avuto appena 4 giorni per adattarmi alla terra battuta. Tra l'altro non ci giocavo da 7-8 mesi. E' questo il motivo per cui penso che il mio livello debba ancora crescere. Tra l'altro non è stato facile restare negli spogliatoi per cinque in attesa di scendere in campo…l'attesa ha bruciato un po' di energie nervose. Per fortuna sono sceso in campo sull'1-0 e non sullo 0-1, ma con Lorenzi va così….”

 

SEVERIN LUTHI

“Non parlerei di rimpianti per questa giornata. Ok, Chiudinelli ha avuto 6 setpoint nel primo set e poi 3 matchpoint nel quinto e in alcuni casi ha fatto scelte sbagliate, però nel tennis può capitare. Più in generale sono orgoglioso della prova dei miei ragazzi: hanno tenuto un rendimento altissimo e mi è piaciuto in particolare il modo in cui hanno lottato. Entrambi sotto di due set, sono rimasti in partita e hanno vinto il terzo. Marco ha addirittura vinto il quarto e ha avuto le sue chance nel quinto. Non posso davvero rimproverare nulla”

 

HENRI LAAKSONEN

Non c'è stato un momento in cui ho pensato di far girare la partita perché in realtà ci ho sempre creduto. Sono stato avanti sia nel secondo che nel terzo set, più in generale gli sono stato sempre attaccato. Ho dato del mio meglio, ma non è bastato”.