Dal 30 agosto in edicola e libreria il nuovo numero de Il Tennis Italiano, dedicato a Jasmine Paolini. All’interno approfondimenti su Lorenzo Musetti, Carlos Alcaraz, interviste a Gabriela Sabatini, Francesca Schiavone, Renzo Furlan e tanto altro…

Jasmine Paolini, prima donna finalista a Wimbledon nella storia del nostro tennis e vincitrice di un oro in coppia con Sara Errani alle recenti Olimpiadi di Parigi, campeggia sulla copertina del quarto numero dell’anno de Il Tennis Italiano. La sua storia, il suo background, comune a quello del semifinalista – e medaglia di bronzo – Lorenzo Musetti, ci vengono raccontate con sapienza da Fabrizio Brancoli, che quel lembo di Toscana fra Lucca e Massa Carrara conosce benissimo nei suoi risvolti umani e sportivi.

Della Paolini e della sua visione del tennis moderno ci parla anche Gabriela Sabatini, intervistata dal noto giornalista argentino Sebastian Varela.

Il pezzo “d’autore” di questo numero, che esce alla vigilia del quarto Slam dell’anno e della fase a gironi di Coppa Davis, è affidato a Gabriele Romagnoli, giornalista e scrittore che ci racconta di quando giocò lui – in maniera molto particolare – gli Us Open (con le illustrazioni di Luca Di Bartolomeo).

Il direttore Stefano Semeraro intervista invece Renzo Furlan, storico coach che dopo aver portato Francesca Schiavone al successo a Parigi nel 2010 è da anni il consigliere tecnico di Jasmine Paolini. Il tema è intrigante: come si costruisce una campionessa.

Questo e molti altri servizi del magazine sono corredati dalle splendide immagini del nostro Ray Giubilo.

Roberta Lamagni ci offre una delle perle di questo numero, un intimo, profondo e a tratti commovente dialogo proprio con Francesca Schiavone, che dopo aver superato la malattia oggi si è rimessa in gioco a sua volta come allenatrice di una giovane campionessa.

Massimo Lopes Pegna, per trent’anni corrispondente della Gazzetta dello Sport a New York, ci parla di come il tennis è vissuto negli Usa a confronto con i grandi sport tipicamente americani.

Stefano Meloccaro ci narra le tradizioni e i riti del più importante dei tornei americani, Valeria Solarino tratteggia un ritratto del suo Nadal (e della sua passione da ‘aficionada’ per il campione iberico).

A chiusura delle pagine dedicate agli Us Open, Carlo Annovazzi ci trasporta nella culla del tennis Usa, la Hall of Fame di Newport.

Il numero inaugura inoltre un nuovo spazio, frutto del nostro Archivio: Beatrice Manzari ci spiega e ci mostra le più belle immagini di Helen Wills Moody, la grande rivale di Suzanne Lenglen. 

Due pezzi tutti da leggere ce li regalano Federico Ferrero, che analizza e decostruisce le ‘frasi fatte’ e i luoghi comuni di cui sono pieni i discorsi degli atleti, e Paolo Maggioni che indaga il nuovo mondo delle ‘app’ che combinano ‘appuntamenti al buio’ fra tennisti dilettanti.

Un piccolo speciale è poi dedicato al rapporto fra cinema e tennis, in concomitanza con la Mostra di Venezia, anche grazie ai materiali recuperati dal nostro Archivio: un brillante excursus di Alberto Crespi, fra i massimi critici cinematografici italiani, ci racconta il rapporto fra tennis e ottava arte, mentre la madrina della Mostra, Sveva Alviti, svela il suo passato da tennista e la passione rinnovata per il nostro sport

Infine i consueti appuntamenti con le rubriche: la Graphic Novel di Emanuele Rosso dedicata agli ‘absolute beginnerds’, l’arte con Milena Naldi, il collezionismo con Franco Alciati e la ‘bustina di Minerva’ di Gene Gnocchi. Buona lettura!