Terzo titolo per lui, terzo titolo per lei, ma soprattutto tennis assoluto dominatore dei Laureus World Sports Awards. Per la seconda volta da quando è stato istituito nel 2000, il prestigioso premio per gli sportivi dell’anno è finito nelle mani di due tennisti: nel 2008 furono Roger Federer e Justine Henin, stavolta Novak Djokovic e Serena Williams, assoluti dominatori della passata stagione, con tre Slam su quattro e tanti altri titoli. La cerimonia, svolta a Berlino nella serata di lunedì, ha visto l’assenza di Serena Williams ma la presenza di Novak Djokovic, che ha ritirato il premio di persona per la seconda volta, dopo essere mancato nel 2015 a Pechino. “È stata una notte molto emozionante – ha detto sul red carpet il numero uno del mondo –, una vera fonte d’ispirazione. Il tributo a Johan Cruyff (recentemente scomparso, ndr) e Niki Lauda (al quale è stato assegnato un premio alla carriera, ndr) è stato veramente spettacolare, dedico a loro questo riconoscimento”. Successivamente sono scattate anche alcune domande sul tennis, ovviamente partendo dal successo a Montecarlo di Rafael Nadal, vincitore dell’Award come sportivo dell’anno nel 2011. “Non sono sorpreso dal successo di Nadal. È vero che negli ultimi anni ha avuto qualche problema a vincere i tornei più importanti, ma a Montecarlo aveva già vinto un sacco di volte, e sulla terra battuta è il più forte di sempre. Lo rispetto molto e lo vedo come il favorito per ogni torneo sul rosso, Roland Garros compreso”.
I tennisti vincitori del Laureus come sportivo dell’anno:
2002 – Jennifer Capriati
2003 – Serena Williams
2005 – Roger Federer
2006 – Roger Federer
2007 – Roger Federer
2008 – Roger Federer, Justine Henin
2010 – Serena Williams
2011 – Rafael Nadal
2012 – Novak Djokovic
2015 – Novak Djokovic
2016 – Novak Djokovic, Serena Williams
Il tennis domina i Laureus: award a Djokovic e Serena
Per la seconda volta nella storia, entrambi i Laureus per lo sportivo dell’anno finiscono a dei tennisti: ovviamente Novak Djokovic e Serena Williams. ‘Nole’, presente a Berlino per la consegna: “una grande emozione e una fonte d’ispirazione”.