I buoni risultati ottenuti al torneo “Tennis Project” confermano la crescita del Tennis Club Le Molette.

I buoni risultati ottenuti al torneo “Tennis Project” confermano la crescita del Tennis Club Le Molette. Sui campi del centro sportivo Heaven 2, Sara Porreca ha trionfato nell'under 10, categoria dove hanno anche brillato Gabriele Alati, finalista benché sotto età, e Camilla Bonini, semifinalista. Nell'under 14 spiccano la semifinale di Nicola Caldani, classe 2003, che segue la vittoria nel torneo regionale di Veio nella stessa categoria, e la finale di Stefania Apostol. Le convocazioni di Carlotta Mencaglia, classe 2003, e del fratello Silvio, di un anno più giovane, al centro federale di Tirrenia, ne certifica l'appartenenza all'élite dei migliori prospetti nelle rispettive categorie d'età e valorizza il lavoro di papà Marco, ex numero 550 ATP, nuovo direttore tecnico della scuola tennis del circolo romano, che ha già iniziato a far sentire la sua mano. “Abbiamo fatto una riunione anche con i genitori dei ragazzi iscritti alla scuola tennis, in cui abbiamo espresso la nostra programmazione, la metodologia, gli obiettivi – ha spiegato Mencaglia sottolineando l'importanza di un rapporto costante con le famiglie per ascoltarne esigenze e problematiche -. Vogliamo dare un'impronta educativa, non solo una metodologia moderna d'allenamento. Non solo tecnica: i ragazzi che arrivano alla scuola tennis devono imparare la disciplina e allo stesso tempo si devono divertire”.

 

Ci sarà poi tempo, negli stadi successivi della pratica, per affinare i dettagli tecnici e la coordinazione oculo-manuale. È fondamentale per la buona riuscita di questa visione, secondo il direttore tecnico della scuola del Tennis Club Le Molette, adottare un approccio diverso da parte dei maestri, elementi chiave nella costruzione di un modello di successo. “È importante che i maestri siano aperti e disponibili a cambiare, a migliorare – aggiunge Mencaglia -. E voglio che ruotino, che a turno lavorino con tutti i ragazzi, perché ognuno è in grado di fornire un tipo di esperienza, uno stimolo diverso, ovviamente nel contesto di un programma e di un metodo unici e condivisi”. E i primi risultati già si vedono. “Abbiamo già superato i 100 iscritti e sono sicuro che i numeri cresceranno ancora”, suggerisce Mencaglia. Che però ci tiene a sottolineare come, più dei numeri, conti lo spirito, la 'mission' profonda del progetto. “Quel che vogliamo è far sentire tutti protagonisti allo stesso modo, dal ragazzo che inizia con la scuola tennis a chi comincia a giocare i tornei. Vogliamo aiutarli a crescere come persone felici di essere dentro un sistema, il 'sistema Molette'. Non c'è solo Mencaglia, voglio che ci sia un'intera realtà che funziona, che possa aiutare i ragazzi a diventare uomini”.

 

Ufficio stampa