La gloria del tennis sudafricano sembra passata. A parte Kevin Anderson, che però ha un legame sempre più debole con il paese (si è sposato con un'americana e risiede negli Stati Uniti), il paese è in grossa crisi. Per cercare di risollevarlo, è nata la compagnia PROSAT, guidata da Frans Cronje. L'obiettivo è dare ai giovani sudafricani una base per svilupparsi da professionisti. La prima mossa è stata l'accordo con il CST Cunit di Tarragona, non troppo distante da Barcellona, presieduto dall'ex giocatore italiano Fabio Maggi. Nei giorni scorsi è stato siglato un accordo della durata di 10 anni, in cui Cunit sarà la base europea per i tennisti sudafricani, "ambasciatori" scelti e nominati da PROSAT. Il contatto tra Cronje e Maggi risale a due anni fa. "C'è stato subito un punto di contatto – ha detto Cronje – ho subito capito che a Cunit si lavora seriamente, mentre da altre parti c'è tanto spazio per il marketing". Da parte sua, Maggi ha rivelato che il Sudafrica può produrre ottimi giocatori ma ha bisogno di un sistema di allenamento per evitare che tanti talenti spariscano nel nulla. E così, anche il Sudafrica ha scelto il modello spagnolo. 10 anni è un perodo lungo: "Vogliamo che esce un giocatore di livello mondiale" ha detto Cronje.. A parte Kevin Anderson, che però ha un legame sempre più debole con il paese (si è sposato con un'americana e risiede negli Stati Uniti), il paese è in grossa crisi. Per cercare di risollevarlo, è nata la compagnia PROSAT, guidata da Frans Cronje. L'obiettivo è dare ai giovani sudafricani una base per svilupparsi da professionisti. La prima mossa è stata l'accordo con il CST Cunit di Tarragona, non troppo distante da Barcellona, presieduto dall'ex giocatore italiano Fabio Maggi. Nei giorni scorsi è stato siglato un accordo della durata di 10 anni, in cui Cunit sarà la base europea per i tennisti sudafricani, "ambasciatori" scelti e nominati da PROSAT. Il contatto tra Cronje e Maggi risale a due anni fa. "C'è stato subito un punto di contatto – ha detto Cronje – ho subito capito che a Cunit si lavora seriamente, mentre da altre parti c'è tanto spazio per il marketing". Da parte sua, Maggi ha rivelato che il Sudafrica può produrre ottimi giocatori ma ha bisogno di un sistema di allenamento per evitare che tanti talenti spariscano nel nulla. E così, anche il Sudafrica ha scelto il modello spagnolo. 10 anni è un perodo lungo: "Vogliamo che esce un giocatore di livello mondiale" ha detto Cronje.