SERIE A1 – L’ATA Battisti vince il suo Girone ed è in semifinale grazie anche a un pizzico di fortuna nel calendario. Vuole lo scudetto per cancellare la delusione del 2006.
Il doppio Stoppini-Grigelis è uno dei punti di forza dell’ATA Battisti Trento
Di Riccardo Bisti – 15 novembre 2012
Per raggiungere un sogno, a volte, basta percorrere 30 chilometri. E’ la distanza che separa le città di Trento e Rovereto. Nel capoluogo c’è l’ATA Battisti che ha giocato uno spettacolare campionato di Serie A1. A Rovereto, il 7 e l’8 dicembre, si giocherà una finale scudetto a cui i trentini non vogliono mancare. Non potrebbe essere altrimenti dopo cinque vittorie nelle prime cinque giornate e la sconfitta indolore contro il Parioli. Domenica prossima, l’ATA Battisti riposerà ma dormirà sonni tranquilli. Il primo posto nel girone non è in pericolo. Il 2 dicembre si giocherà la semifinale a Trento, nello stesso impianto dove a marzo si gioca un bel torneo future. Un impianto che per la Serie A si è riempito all’inverosimile, con 500 persone a tifare durante la sfida contro il CC Aniene di Cipolla, Bolelli e Starace. “E un centinaio sono rimasti fuori” racconta il presidente Renzo Monegaglia, più che mai orgoglioso. Alla vigilia, dopo aver dato un’occhiata al calendario, avevamo inserito l’ATA Battisti tra le possibili sorprese. I trentini hanno avuto una bella fortuna, giocando cinque partite su sei sul sintetico indoor. Oltre ai tre match interni, sono andati a Cividino contro il TC Sarnico e a Modena contro il Club La Meridiana. L’unico match perso è stato proprio quello contro il Parioli, sulla terra indoor del TC Heaven. Una fortuna che potrebbe essere decisiva. “Onestamente pensavo di arrivare ai play-off – dice Monegaglia – ma i ragazzi hanno fatto qualcosa in più. La squadra è la stessa dell’anno scorso, con il solo innesto di Laurynas Grigelis. E’ un ragazzo molto corretto, qualità ancora più apprezzata dopo che l’anno scorso Olivier Rochus ci aveva tirato un paio di bidoni. Avevamo bisogno di un giocatore di questo tipo, che si inserisse in un gruppo che sopperisce alle difficoltà e gioca col cuore”.
Per l’ATA Battisti, il campionato di Serie A è un’occasione per valorizzare il circolo e promuovere il tennis. E' quello che accade. L’entusiasmo ha fatto si che i giocatori dessero il 100%. Le vittorie contro il TC Italia (tutte al termine di match combattuti) e il CC Aniene sono state due gioielli. Ma adesso Ghedin, Grigelis, Galvani, Stoppini e Bellotti non si possono nascondere: l’obiettivo è lo Scudetto. I tasselli sembrano tutti al loro posto. “Uno scudetto sarebbe un sogno che si realizza. Non dimenticherò mai la finale del 2006, giocata a Novate Milanese, in cui andammo ad un passo dal titolo – ricorda Monegaglia – nel doppio di spareggio, Azzaro e Stoppini vinsero il primo set ed erano 4-1 con palla del 5-1 nel secondo set, e 5-3 nel terzo prima di perdere 7-5. Sono stato male per venti giorni, lo ammetto. Quest’anno l’occasione c’è: la finale si giocherà su un campo che conosciamo bene, ci sarebbe un’importante eco in tutta la regione. E magari un eventuale scudetto invoglierebbe qualche sponsor a investire su di noi”. Il 2012 sembra l’anno giusto. Si è visto nella serie-evento contro l’Aniene, in cui è girato tutto per il verso giusto grazie alla vittoria di Galvani su Starace e, soprattutto, all’impresa di Galvani-Ghedin su Bolelli-Cipolla, con un tie-break vinto 10-8. “Dopo che erano stati avanti 5-2 e si erano fatti riprendere – continua Monegaglia – è stata un’emozione grandissima, pensavo già ai fantasmi dell’anno scorso, quando perdemmo ai play-off contro il TC Parioli. Ma forse è stata ancora più importante la vittoria contro il TC Italia, perché loro hanno un livello medio molto alto. A parte il 7-5 7-6 di Volandri su Ghedin, abbiamo vinto partite bellissime. E’ stato il viatico per dare una spinta ai ragazzi”.
Gli stimoli sono enormi. Con la semifinale già conquistata, è tempo di pianificare i prossimi impegni. “Credo che ci raduneremo all’ATA 2-3 giorni prima dell’incontro in modo da prepararci, stare insieme e curare la preparazione dei doppi, che in Serie A fanno la differenza. Finalmente abbiamo dei doppi competitivi. Siamo molto contenti di Grigelis: l’anno scorso era esploso, quest’anno ha avuto un calo ma è un grande agonista. E poi c’è Stoppini che lo segue: i due hanno spesso giocato insieme, anche nel circuito ATP, e questo aiuta. L’acquisto è giunto proprio tramite Stoppini, l’accordo è stato raggiunto in tre minuti. L’arrivo di Laurynas ha spostato in altro i valori della squadra. Ma il più grande acquisto è Stefano Galvani: nonostante i 35 anni, è un grande agonista che mixa l’esperienza con l’entusiasmo di un ragazzino”. Il patavino ha vinto cinque singolari su sei (battuti Marrai, Van Scheppingen, Marchegiani, Giacalone e Starace. Ha perso solo contro il sorprendente Matteo Fago). Come numero 3 o numero 4 della squadra, è un’assoluta garanzia. E chissà che il tricolore non prenda davvero la strada di Via Fersina 21.
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