La curiosa passione di Horacio Zeballos, numero 66 ATP: scattarsi un selfie con i grandi del tennis. Lo ha già fatto con Djokovic e Nadal: gli piacerebbe replicare con Roger, magari a Wimbledon. “Mi piacerebbe anche farne uno con Messi. Ormai non mi resta molto da giocare, voglio godermi ogni momento”.

Non crediamo che Takagi e Ketra si siano ispirati a lui, ma non c'è dubbio che Horacio Zeballos avrebbe meritato almeno una strofa nel tormentone della scorsa estate, “L'esercito del selfie”. La passione dell'argentino con gli autoscatti è divampata nel gennaio 2017, dopo che aveva perso da Novak Djokovic al secondo turno del torneo ATP di Doha. Al momento di uscire dal campo, è passato dall'angolo di Djokovic e gli ha chiesto di posare per un selfie. Qualche minuto dopo, l'immagine era sul suo profilo Twitter e ha raccolto oltre 7.000 “like”, accompagnati dall'orgogliosa frase di Horacio: “Credo proprio di avere il miglior selfie del giorno!”. Non contento, pochi mesi dopo ha fatto la stessa richiesta a Rafael Nadal dopo averci perso in semifinale a Barcellona. Anche in quel caso, lo spagnolo si è prestato con un sorriso. Insomma, il buon Zeballos ha deciso di imprigionare nella memoria del suo telefonino gli incontri con i grandi del nostro sport. “Non si tratta di una cosa che faccio sempre, ma è soltanto un modo per catturare questi bei momenti – racconta Zeballos, che al primo turno del BNP Paribas Open ha vinto una maratona contro Yuichi Sugita: adesso è atteso da Pablo Carreno Busta – sto invecchiando, so che non mi restano molti anni per giocare da professionista, quindi questo è un modo per raccogliere qualche regalo lungo il mio percorso. Ovviamente ho tanti ricordi nella mia testa, ma in qualche modo certi momenti devono essere immortalati, proprio come ho fatto con Djokovic e Nadal. Le ho caricate sui social network, ma le ho conservate anche per mie ragioni personali, per ricordare a me stesso il tipo di vita che sto vivendo”.

OBIETTIVO FEDERER
Quando gli chiedono con chi vorrebbe scattare il prossimo selfie, Horacio non ha dubbi: Roger Federer. È curioso che non ce l'abbia mai fatta, visto che lo svizzero ha posato per decine di migliaia di foto nella sua vita. “Mi piacerebbe che il prossimo selfie sia con Federer, magari a Wimbledon. Sarebbe bello. Se dovessi affrontarlo lì, non esiterò a chiedergli una foto”. Quella per i selfie, tuttavia, è una passione che va oltre il mondo del tennis. Tra i grandi sportivi, Zeballos ha ancora meno esitazione: gli piacerebbe posare accanto al connazionale Lionel Messi, stella del Barcellona. Ovviamente, questa passione non rappresenta una priorità per il 32enne di Mar del Plata, emerso un po' tardi nel tennis che conta ma poi autore di una carriera più che dignitosa. Consapevole che non gli restano troppi anni da professionista, ha fissato gli obiettivi per l'ultima parte della sua carriera. “Vorrei continuare a giocare a questo livello e mantenerlo il più a lungo possibile – racconta – voglio continuare a divertirmi, viaggiare e mantenere il desiderio di competere. Se sarà possibile, mi piacerebbe continuare a viaggiare molto con la mia famiglia. Da giovane sei più concentrato sui risultati, sul desiderio di vincere, di trascorrere momenti indimenticabili. Ma con il tempo inizi ad apprezzare le piccole cose come il restare in salute, avere l'opportunità di viaggiare in tutto il mondo e partecipare ai grandi eventi, giorno dopo giorno. Una volta raggiunta la maturità, ho iniziato a vedere le cose in modo diverso”. Numero 66 ATP, oggi Zeballos ha raccolto un titolo ATP nella sua carriera. Un titolo molto speciale: nel 2013 si è imposto a Vina del Mar battendo in finale un Rafa Nadal al rientro dopo sette mesi di stop. Un ricordo indelebile, che non aveva certo bisogno di un selfie ricordo.