Superando anche la Jankovic, Roberta Vinci si aggiudica il settimo titolo in carriera, il primo sul cemento all’aperto. Il suo tennis è aria balsamica, a NY può aspirare alla seconda settimana.
Roberta Vinci tornerà tra le prime 20
 
Di Riccardo Bisti – 25 agosto 2012
 

Non è arrivato il cappotto, ma l’importante è che sia giunta la vittoria. Dopo aver rifilato un doppio 6-0 a Bojana Jovanovski, Roberta Vinci si è presa la (grossa) soddisfazione di battere Jelena Jankovic e vincere il torneo WTA di Dallas, piccolo evento pre-Us Open che non è stato nemmeno inserito nella Us Open Series. Non importa: l’azzurra ha espresso un gran tennis e si gode il settimo titolo in carriera. Non sappiamo se è il più bello, di sicuro è il secondo fuori dall’Europa dopo quello di Bogotà 2007, quando usufruì del ritiro di Tathiana Garbin nel terzo set. Ed è il primo sul cemento all'aperto. Accreditata della terza testa di serie, si è presentata in Texas con l’obiettivo di fare punti e accumulare tennis in vista dello Us Open. E' arrivata una vittoria che fa morale per il modo in cui è maturata. In Texas non ha perso un set e l’unica capace di spingerla al tie-break è stata Chanelle Scheepers nei quarti. In una bella finale, durata un paio d’ore, si è imposta 7-5 6-3 sulla rediviva ex numero 1, che era uscita al primo turno in 12 degli ultimi 16 tornei. Proprio per questo JJ teneva da matti a vincere, e ci ha provato fino all’ultimo passante, scagliato in rete sull’ennesimo approccio in slice della Vinci.
 
In un campo centrale molto piccolo, collocato all’interno dell’Hilton DFW Lakes di Dallas, e un po’ di pubblico in più rispetto al deserto dei giorni precedenti, la Jankovic è partita subito bene, prendendo un break di vantaggio. Sul 2-3, la Vinci ha chiamato coach Francesco Cinà. “Devi giocare profondo, farle fare due passi indietro ed essere tu ad attaccare. Lo stai facendo, sei sotto solo perché lei sta servendo alla grande”. Appena la Jankovic ha calato la percentuale di prime, Roberta ha effettuato il controbreak. Tuttavia era sempre in sofferenza nei propri turni di battuta. Sul 3-3 annullava due palle break, e sul 4-4 cedeva nuovamente il servizio. Con un piede sul burrone, sotto 5-4 30-15, l’azzurra tirava fuori il meglio di sé. La riscossa era dettata da una splendida volèe di rovescio. Nel dodicesimo game, con la serba al servizio, si è issata a setpoint con due superpunti (dritto lungolinea vincente e altro passante di dritto). La Jankovic lo annullava, ma commetteva doppio fallo sulla parità e nel punto successivo era indotta all’errore dall’ottima difesa della Vinci. Nel secondo, JJ sembrava uscita dal match. Fasciata in un abito scuro griffato Fila, prendeva addirittura un warning per “time-violation” e prolungava la serie negativa a sei game. Era nervosa sin dai primi punti per alcune chiamate dubbie, inappellabili perché non c’era occhio di falco. Il match sembrava avviato a una facile conclusione, ma l’orgoglio della (ex?) campionessa le ha concesso di rimontare fino al 3-3.
 
La Vinci ha tenuto un delicato settimo game, poi l’ennesimo break (il quinto) le ha consentito di andare a servire sul 5-3 e chiudere al terzo matchpoint. E’ una vittoria bella perché inaspettata. Jankovic a parte, non ha battuto giocatrici meglio piazzate di lei, però vincere negli States è storicamente difficile per le italiane. Dei 58 titoli WTA vinti dalle italiane, è solo il quinto sul cemento americano dopo lo storico successo di Sabina Simmonds a Bakersfield 1982 (il primo in assoluto) e quelli di Raffaella Reggi a San Diego 1987, Sandra Cecchini a Little Rock (sempre nel 1987) e Flavia Pennetta tre anni fa a Los Angeles. A 29 anni, la pugliese ha raggiunto la piena maturità tecnico-tattica. Ha trovato un coach di gran livello come Francesco Cinà, preparato sul piano tecnico e molto bravo nel saperla prendere. C'è molto di suo nel salto di qualità di Roberta. Con questo risultato tornerà tra le prime 20 e si riporterà a ridosso di Flavia Pennetta, ma la supererà dopo lo Us Open. A proposito di Us Open, il tabellone non è micidiale. Questa Vinci, se mantiene il livello espresso a Dallas, può ambire a un posto negli ottavi contro Agnieszka Radwanska. Sarebbe comunque un buon risultato, visto che in nove partecipazioni a Flushing non è mai andata oltre il terzo turno. Speriamo che il doppio non la intralci troppo per il singolare…

CIRCUITO WTA – I SUCCESSI DELLE ITALIANE

1982 – Bakersfield – Simmonds b. Antonopolis 6-2 6-1
1984 – Taranto – Cecchini b. Goles 6-2 7-5
1984 – Rio De Janeiro – Cecchini b. Villagran 6-3 6-3
1985 – Taranto – Reggi b. Nelson Dunbar 6-4 6-4
1985 – Barcellona – Cecchini b. Reggi 6-3 6-4
1986 – Lugano – Reggi b. Man. Maleeva 5-7 6-3 7-6
1986 – San Juan – Reggi b. Goles 7-6 4-6 6-3
1986 – Bregenz – Cecchini b. Perez Roldan 6-4 6-0
1987 – San Diego – Reggi b. Minter 6-0 6-4
1987 – Bastad – Cecchini b. Lindqvist 6-4 6-4
1987 – Little Rock – Cecchini b. Zvereva 0-6 6-1 6-3
1988 – Strasburgo – Cecchini b. Wiesner 6-0 6-3
1988 – Nizza – Cecchini b. Tauziat 7-5 6-4
1989 – Paris Clairins – Cecchini b. Rajchrtova 6-4 6-7 6-1
1990 – Taranto – Reggi b. Dechaume 3-6 6-0 6-2
1990 – Bastad – Cecchini b. Bartos 6-1 6-2
1990 – Estoril – Bonsignori b. Garrone 2-6 6-3 6-3
1991 – Bol – Cecchini b. Mag. Maleeva 6-4 3-6 7-5
1991 – San Marino – Piccolini b. Farina 6-2 6-3
1992 – Paris Clairins – Cecchini b. Zardo 6-2 6-1
1993 – San Marino – Grossi b. Rittner 3-6 7-5 6-1
1996 – Bol – Pizzichini b. Talaja 6-0 6-2
2000 – Budapest – Garbin b. Boogert 6-2 7-6
2001 – Hobart – Grande b. Hopkins 0-6 6-3 6-3
2001 – Bratislava – Grande b. Sucha 6-1 6-1
2001 – Strasburgo – Farina b. Huber 7-5 0-6 6-4
2002 – Strasburgo – Farina b. Dokic 6-4 3-6 6-3
2003 – Casablanca – Grande b. An. Serra Zanetti 6-2 4-6 6-1
2003 – Strasburgo – Farina b. Sprem 6-3 4-6 6-4
2004 – Sopot – Pennetta b. Koukalova 7-5 3-6 6-3
2005 – Bogotà – Pennetta b. Dominguez Lino 7-6 6-4
2005 – Acapulco – Pennetta b. Cervanova 3-6 7-5 6-3
2006 – Bangalore – Santangelo b. Kostanic 3-6 7-6 6-3
2007 – Bogotà – Vinci b. Garbin 6-7 6-4 0-3 rit.
2007 – Bad Gastein – Schiavone b. Meusburger 6-1 6-4
2007 – Bangkok – Pennetta b. Chan Yung-Jan 6-1 6-3
2008 – Vina Del Mar – Pennetta b. Zakopalova 6-4 5-4 rit.
2008 – Acapulco – Pennetta b. Cornet 6-0 4-6 6-1
2008 – Palermo – Errani b. Koryttseva 6-2 6-3
2008 – Portorose – Errani b. Medina Garrigues 6-3 6-3
2009 – Barcellona – Vinci b. Kirilenko 6-0 6-4
2009 – Palermo – Pennetta b. Errani 6-1 6-2
2009 – Los Angeles – Pennetta b. Stosur 6-4 6-3
2009 – Mosca – Schiavone b. Govortsova 6-3 6-0
2010 – Marbella – Pennetta b. Suarez Navarro 6-2 4-6 6-3
2010 – Barcellona – Schiavone b. Vinci 6-1 6-1
2010 – ROLAND GARROS – Schiavone b. Stosur 6-4 7-6
2010 – Lussemburgo – Vinci b. Goerges 6-3 6-4
2011 – Fes – Brianti b. Halep 6-4 6-3
2011 – Barcellona – Vinci b. Hradecka 4-6 6-2 6-2
2011 – ‘s-Hertogenbosch – Vinci b. Dokic 7-5 3-6 7-5
2011 – Budapest – Vinci b. Begu 4-6 6-1 6-4
2012 – Acapulco – Errani b. Pennetta 5-7 7-6 6-0
2012 – Barcellona – Errani b. Cibulkova 6-1 6-2
2012 – Budapest – Errani b. Vesnina 7-5 6-4
2012 – Strasburgo – Schiavone b. Cornet 6-4 6-4
2012 – Palermo – Errani b. Zahlavova Strycova 6-1 6-3
2012 – Dallas – Vinci b. Jankovic 7-5 6-3