Dopo aver sconfitto una grave malattia, Alisa Kleybanova torna a giocare. A Miami affronta Joanna Larsson. “Nei momenti difficili ho saputo mantenere il sorriso”.
Roma 2011: l'ultima apparizione della Kleybanova. La rivedremo a Miami
Di Riccardo Bisti – 20 marzo 2012
A 10 mesi dall’ultima partita, Alisa Kleybanova è pronta a tornare in campo. Il match contro Joanna Larsson è il più importante della sua carriera, ma non certo per il risultato. Arriva dopo una dura battaglia contro il Linfoma di Hodgkin. Una partita difficile, contro un avversario invisibile e per questo subdolo. Per anni, Alisa ha ignorato i segnali che arrivavano dal suo corpo. “Quando fai sport a livello professionistico hai sempre qualche problema – ha raccontato in una radiosa conferenza stampa a Miami – Hai sempre qualche dolore. E’ difficile svegliarsi al mattino e sentirsi completamente a posto. E’ il tuo lavoro, fai tanta fatica ogni giorno”. Ma c’era un problema: la stanchezza non se ne andava mai. Era tra le prime 20 al mondo, ma il suo corpo le impediva di fare le solite cose di sempre. Per mesi ha giocato cercando di superare la fatica e sintomi vagamente influenzali, poi le è venuto il sospetto che fosse qualcosa di serio. Il punto di non ritorno è arrivato durante gli Internazionali d’Italia 2011. “Fino a quel momento ero riuscita a cavarmela, speravo ancora di poter giocare il Roland Garros. Ma proprio non ce la facevo, allora ho deciso di fermarmi per capire che cosa fosse successo”.
La risposta è stata terribile: Linfoma di Hodgkin, una forma di tumore che si origina dalle cellule bianche del sangue. Superato lo shock post-diagnosi, c’è stata quasi una sensazione di sollievo. Alisa aveva finalmente scoperto la ragione delle sue sofferenze. Dopo aver realizzato ciò che l’aspettava, si è preparata per il match più difficile, da giocare ad appena 22 anni. “E’ stato un momento difficile, perché ho capito che avrei dovuto affrontare una battaglia molto dura e che avrebbe richiesto molto tempo. Non è come un grande torneo. E’ qualcosa di completamente diverso”. La riabilitazione, come è noto, è avvenuta in Italia. I cicli di chemioterapia le hanno fatto perdere i capelli “Quasi del tutto!” scherza, con quel buonumore che le ha permesso di uscire indenne dai momenti più difficili. “Credo che la cosa più importante sia il mostrarsi felice, avere sempre il sorriso sulle labbra. Soffri, è normale fare fatica. Ma devi essere contenta di quello che stai facendo. Non puoi permetterti di essere negativa. Questa è la cosa più importante”. In quel periodo le sono stati accanto in tanti. Famiglia, amici…il fidanzato Giacomo Rigoni, giocatore di pallavolo, è stato con lei ogni giorno. Dopo sette mesi di cure, è finalmente arrivato l’ok per tornare in campo.
“Il problema principale era la condizione fisica. Non avendo potuto fare nulla, ho dovuto ricominciare quasi da zero. Le cure mi hanno provato fisicamente”. L’ultimo trattamento si è svolto in dicembre, e finalmente in febbraio è arrivato il semaforo verde per allenarsi. Ha lavorato a Miami in vista del Sony Ericsson Open, dove gli organizzatori le hanno dato una wild card. Il risultato non ha alcuna importanza: “Spero soltanto che i momenti peggiori siano passati. Adesso cercherò di tenermi in forma e divertirmi. La cosa che amo di più nel tennis sono i tornei, le emozioni durante le partite. Tutto questo mi mancava da morire e il desiderio di tornare mi ha dato la forza di combattere. Penso che sia la ragione per cui sono di nuovo in campo dopo 10 mesi”. Alisa era una delle giovani più interessanti del circuito. A dispetto di un fisico massiccio, si muoveva bene ed era dotata di un tennis potente e completo. Non a casa aveva un ottimo ranking anche in doppio. “Adesso non voglio pensare al mio ranking o agli obiettivi. Vorrei soltanto scendere in campo e sentirmi bene. So che sarà dura, perché la concorrenza è sempre più forte”. Intanto il suo sogno si è avverato. Se qualche palla finirà lunga, larga o in rete non importa. Ciò che conta è tornare a colpirle, quelle maledette palline gialle.
L'ANNUNCIO DEL RITORNO (29 febbraio 2012)
IL SALUTO DI ALISA
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