Dopo la gloria di Marcelo Rios, Fernando Gonzalez e Nicolas Massu, i cileni si erano aggrappati a Paul Capdeville. Era un onesto giocatore, ma non aveva nulla a che fare con i suoi predecessori. Oggi, a 31 anni, annuncia il ritiro. Intervistato dal portale "La Segunda", ha detto che mollerà al challenger di Santiago, al massimo al Roland Garros. Numero 245 ATP, ancora oggi è il miglior cileno del ranking, ma la sua carriera è stata segnata dai paragoni con i più forti connazionali. "Non avevo nulla a che fare con loro, ma mi paragonavano continuamente a Nicolas e Fernando. Mi hanno detto tante volte che ero un cattivo tennista, fino a farmi credere che fosse vero. Tuttavia il tennis mi ha dato molto: ho una casa a Miami, una a Santiago e avrò la pensione dell'ATP". Capdeville ha scelto di ritirarsi nel bel mezzo di una stagione per due motivi: un ricorrente infortunuo alla schiena, un figlio di meno di due anni e l'imminente arrivo di due gemelli. "Adesso uscirò dal tennis e mi dedicherò a un progetto che porto avanti da sette anni nel settore minerario, insieme a mio padre. Magari un giorno tornerò, ma adesso voglio staccare".