Una conferenza stampa durante la "Copa Claro" di Buenos Aires ha ufficializzato il ritiro di Josè Acasuso, uno degli ultimi esponenti della "Legiòn Argentina", la straordinaria generazione che ha fatto grande il tennis argentino negli anni 2000. Specialista della terra battuta, si è aggiudicato 3 titoli ATP ed è stato numero 20 del mondo. Soprannominato "Chucho" (l'asinello) per la sua indolenza, verrà ricordato per le due finali di Coppa Davis in cui ha perso il match decisivo. Nel 2006 perse contro Safin a Mosca, mentre nel 2008 cedette in cinque set a Verdasco a Mar Del Plata. "Il tennis è la mia vita, ho fatto il professionista negli ultimi 12 anni ma ho iniziato a giocare 25 anni fa. Per questo ho deciso di rendere pubblica la mia decisione". In verità, Acasuso non giocava dallo scorso maggio, quando venne sconfitto nelle qualificazioni del Roland Garros.Una conferenza stampa durante la "Copa Claro" di Buenos Aires ha ufficializzato il ritiro di Josè Acasuso, uno degli ultimi esponenti della "Legiòn Argentina", la straordinaria generazione che ha fatto grande il tennis argentino negli anni 2000. Specialista della terra battuta, si è aggiudicato 3 titoli ATP ed è stato numero 20 del mondo. Soprannominato "Chucho" (l'asinello) per la sua indolenza, verrà ricordato per le due finali di Coppa Davis in cui ha perso il match decisivo. Nel 2006 perse contro Safin a Mosca, mentre nel 2008 cedette in cinque set a Verdasco a Mar Del Plata. "Il tennis è la mia vita, ho fatto il professionista negli ultimi 12 anni ma ho iniziato a giocare 25 anni fa. Per questo ho deciso di rendere pubblica la mia decisione". In verità, Acasuso non giocava dallo scorso maggio, quando venne sconfitto nelle qualificazioni del Roland Garros.