Dopo quasi due mesi di stop per un infortunio alla schiena, Gasquet torna nel circuito e va subito a segno, vincendo a Estoril. Dura lezione a Nick Kyrgios in finale e dodicesimo titolo in carriera: agganciato il connazionale Gilles Simon.Chiamatela sorpresa. Chiamatela rinascita. Un talento come Gasquet ha nelle corde della racchetta ben altre ambizioni, ben altri trofei. Ma la vittoria all’ATP 250 di Estoril ha tanti significati per il francese. Tornato questa settimana dopo l’infortunio alla schiena che l'ha tenuto fuori dai campi per quasi due mesi, ha disputato il torneo perfetto, dimostrando, come non sempre capitato in carriera, coraggio e abnegazione. Nessun timore. Nessun lascito nei suoi pensieri al cospetto dall’astro nascente Nick Kyrgios, spazzato via 6-3 6-2 alla prima finale in un torneo del circuito maggiore. L'unico precedente, in quel di Wimbledon, e la cocente sconfitta inflittagli dal talento sulla via della deflagrazione non è più nemmeno un ricordo per Richard. In Portogallo si è vendicato di quei nove match-point cancellati dal rivale infliggendogli una vera e propria lezione. L'entusiasmo di Nick si spegne quasi sul nascere. Pian piano nascono in lui la frustrazione, la rabbia. Arrivano le palle scagliate in tribuna. Le risate isteriche. I warning. Richard gioca un match tatticamente perfetto. Scambi prolungati, sfiancanti, dai ritmi bassissimi. Ritmi bassissimi i cui effetti si palesano già nel quinto game. Arrivano le palle break per Richard. Arrivano solo errori dall'altra parte della rete. Il rovescio del francese è amaro come il fiele per l'aussie, che sembra quasi inerme ogni qual volta deve ribatterlo. Non ci riesce quasi mai, se non con esisti disastrosi. Il primo set si conclude di lì a poco.
 
GASQUET RAGGIUNGE SIMON: 12 TITOLI
E se il primo parziale finisce male per Nick, il secondo inizia peggio. Un game combattuto, l'ultimo dell'incontro. L'australiano ha un paio d'occasioni per portarsi finalmente avanti, ma non le concretizza e cede il servizio. Si rende conto che è finita: palla in tribuna, warning e titoli di coda. Gasquet potrebbe eccedere in entusiasmo. Potrebbe regalare giocate d'alta scuola, ricami e chiccherie. Invece, sotto lo sguardo fiero di Bruguera si limita a concludere la pratica, mettendo fine, dopo appena 64 minuti, alla finale forse più facile della sua carriera. La dodicesima vinta, le stesse di Gilles Simon, fino a qualche ora prima il francese in attività con più titoli. Superati Tsonga e Leconte, mentre i 23 sigilli di Noah rimangono lontanissimi, forse irraggiungibili. Per il tennis è un’ottima notizia aver ritrovato Gasquet su questi livelli. “Sono molto felice per la vittoria", ha detto a fine match. “Ieri ho vinto al terzo e ho acquistato fiducia. Oggi ho iniziato meglio e non ho sentito alcun dolore fisico. Una cosa molto importante. Avevo bisogno di star bene per farlo correre. Lui è un giocatore forte, potente , con un grande dritto e servizio”. Tutto vero, ma per Kyrgios c’è ancora tanto da lavorare. Insieme al suo allenatore, deve soprattutto rendersi conto che esistono anche i piani B. Mai lezione è stata severa come quella di oggi. Gli conviene farne tesoro.

ATP 250 ESTORIL – Finale
Richard Gasquet (FRA) b. Nick Kyrgios (AUS) 6-3 6-2