Il nuovo preparatore atletico ha dato nuovo impulso a Petra Kvitova, che si presenta in Australia con grandi ambizioni e una nuova situazione sentimentale.
Petra Kvitova giocherà la Hopman Cup con il fidanzato Radek Stepanek
Di Riccardo Bisti – 21 dicembre 2013
Due anni fa, Petra Kvitova si era presentata ai tornei australiani al top della forma. Veniva da una stagione strepitosa; si era aggiudicata sei tornei, tra cui Wimbledon e i WTA Championships. Era la numero 2 WTA alle spalle di Caroline Wozniacki e sembrava pronta a diventare numero 1. Se avesse vinto il torneo di Sydney, avrebbe firmato il sorpasso ai danni della danese. Invece perse in semifinale contro Na Li al termine di una partita combattuta. All’Australian Open giunse di nuovo in semifinale, ma l’obiettivo le sfuggì ancora una volta. Il grande ritorno di Serena Williams, infine, le ha tolto ogni ambizione di leadership. Nei due anni successivi, pur restando tra le prime 10 (salvo una breve parentesi dopo l’ultimo Us Open) ha faticato a tenere il passo delle più forti. Per buona parte del 2013, anche il tennis femminile ha avuto le sue Fab Four (Williams, Azarenka, Sharapova e Radwanska): Petra non c’era, perdendosi in troppe partite combattute, anche contro giocatrici meno forti. Nel 2013, ha ottenuto il record di ben 37 incontri al terzo set. Troppi, per un’aspirante numero 1. Adesso ci riprova, a 23 anni e con una ritrovata stabilità sentimentale, frutto dell’amore con il playboy Radek Stepanek, che ha preso il posto del fidanzato-bambino Adam Pavlasek. “In realtà non penso alla classifica – ha detto – non ci pensavo allora, non lo faccio neanche oggi. Di sicuro voglio giocare il mio miglior tennis. Se riesco ad esprimerlo, so di poter vincere le partite”. La Kvitova ha detto di aver imparato a convivere con la pressione. “Ma ho sempre voglia di imparare e migliorare. Se sarà possibile, cercherò di fare ancora meglio del 2011”.
Il segreto della nuova Kvitova è il preparatore atletico con cui ha iniziato a lavorare dopo lo Us Open. Si chiama Marek Vseticek, aveva già lavorato con Stepanek e ha trovato la chiave per ridare vigore ai muscoli appannati di Petra. C’era tanto da ricostruire, ma i risultati sono arrivato in fretta: ha vinto a Tokyo il primo titolo dopo sette mesi, battendo Kuznetsova, Venus Williams e Kerber. Poi ha raggiunto un’ottima semifinale a Pechino e lo stesso risultato ai WTA Championships. Ha chiuso l’anno vincendo 10 delle ultime 13 partite, risalendo al numero 6 WTA. "Ho lavorato duramente sulla preparazione fisica – continua Petra – in effetti in questo momento mi sento un po’ stanca, ma ho la sensazione che il lavoro pagherà. Stare bene fisicamente mi aiuterà anche sul piano mentale. Sono entusiasta all’idea di giocare in Australia”. I suoi impegni prevedono la Hopman Cup, dove giocherà insieme a Stepanek, poi Sydney e Australian Open. C’è anche tanta voglia di riscatto, visto che lo scorso anno giocò piuttosto male, raccogliendo appena due giochi contro Dominika Cibulkova a Sydney e perdendo al secondo turno a Melbourne. Il lato positivo è che non avrà molti punti da difendere, dunque potrà dare l’assalto a chi le sta davanti. Serena a parte, una Kvitova al 100% e libera da pressioni è una prospettiva inquietante per le avversarie. Quando tutto gira per il verso giusto, è una delle più complete del tour. Non diventerà mai forte come Martina Navratilova, anche se il successo a Wimbledon aveva alimentato qualche paragone, ma di certo un’anonima sesta posizione non fa per lei. E il 2014 potrebbe essere l’anno della verità.
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