ROLAND GARROS. Lo svizzero supera Ungur e ottiene la vittoria numero 234 in uno Slam, superando Connors. Chissà che non voglia raggiungerlo anche nel numero di tornei…
Quella contro Ungur è stata la 234esima vittoria per Federer in uno Slam
Di Riccardo Bisti – 30 maggio 2012
Ha dovuto giocare per quattro set, ma alla fine ce l’ha fatta. Roger Federer è il giocatore più vincente nella storia del Grande Slam (limitatamente all'Era Open). Battendo Tobias Kamke aveva eguagliato Jimmy Connors a quota 233 vittorie. Il successo sul talentuoso Adrian Ungur gli ha consentito di sigillare il sorpasso. “Veramente io non gioco per ottenere tutti i record che mi mancano” aveva detto a inizio stagione. Ma se li ottiene è meglio. Nel suo cinquantesimo Slam consecutivo ha superato un mostro come Jimmy Connors, la cui carriera è durata 20 anni. Le statistiche dello svizzero sono impressionanti: 63 vittorie e 9 sconfitte all’Australian Open, 51-12 al Roland Garros, 59-7 a Wimbledon e 61-7 allo Us Open. Il bilancio totale è 234 vittorie e 35 sconfitte, con la percentuale-monstre dell’87%. Federer è l’unico giocatore ad aver giocato almeno cinque finali in ogni Slam. “Quando ho iniziato, sognavo di affrontare i tennisti che vedevo in televisione. Oggi i miei avversari sono più piccoli di me, c’è una nuova generazione. La cosa migliore è che in questi anni non ho subito grandi infortuni. E poi mi è sempre piaciuto giocare a tennis”. Con il ritiro non ancora ben pianificato, Federer staccherà piuttosto nettamente il record di Connors. Questo gli consentirà di mettersi al riparo dai fenomeni del futuro. A parte i proclami di modestia, probabilmente sinceri, quali altre stazioni può raggiungere il Federer Express?
La più vicina è il numero di settimane al n. 1 del mondo. Il record è di Sampras con 286. Beffardamente, Federer si è bloccato a 285 prima di essere superato da Nadal. Oltre allo spagnolo, oggi c’è Novak Djokovic che non ha nessuna intenzione di lasciargli spazio. Però i prossimi 3 mesi potrebbero essere favorevoli allo svizzero. Rafa e Nole hanno più punti da difendere e un loro eventuale passo falso potrebbe essere decisivo. C’è un altro record, tanto difficile quanto affascinante, che Federer potrebbe mettere nel mirino. Lui lo definisce un “sogno” e non un “obiettivo”: i 109 titoli di Connors. Detto che tra i successi di Connors sono conteggiati anche dei mini-eventi a quattro giocatori, Federer è a quota 74, 35 successi più giù. La classifica all-time lo vede al quarto posto, sopravanzato da Ivan Lendl (94) e John McEnroe (77). “Se posso farcela? Arrivare a 100 sarebbe una gran cosa, un numero rotondo. Sarebbe incredibile, ma è un sogno. Vedremo come si metteranno le cose, anno dopo anno”. Per farcela, Federer avrebbe bisogno di altre 4-5 stagioni a grandi livelli. Non è escluso che giochi ancora a lungo, anche perché ha recentemente dichiarato che potremmo trovarlo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. E se dovesse superare il record di Connors, cosa direbbe il vecchio Jimbo? “Non lo conosco molto, però ha rilasciato delle interviste quando allenava Andy Roddick in cui prendeva le distanze da me. E’ un po’ strano, perché con Andy mi trovo molto bene. Ma credo che mi rispetti molto. Abbiamo parlato qualche volta, ma forse si sente più vicino a Nadal”. Un motivo in più per cercare di superarlo.
Nel frattempo, lo svizzero è al terzo turno del Roland Garros e se la vedrà con il vincente di Klizan-Mahut. La strada sembra spianata fino ai quarti di finale, quando probabilmente troverà il vincitore di Del Potro-Berdych. L’argentino e il ceco sono entrambi planati al terzo turno, ma Berdych continua a impressionare: il modo in cui ha spazzato via Michael Llodra fa paura, mentre Del Potro ha ceduto un set e ha faticato più del dovuto contro il parigino Edouard Roger Vasselin, figlio di quel Cristophe che nel 1983 giunse clamorosamente in semifinale. Prosegue senza intoppi anche il cammino di Novak Djokovic, che ha lasciato otto game in tre set allo sloveno Blaz Kavcic.
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