Tutto fa pensare che Wimbledon sia ancora un affare privato tra Federer, Nadal, Djokovic e Murray. Tra gli altri 12 giocatori agli ottavi, chi può rappresentare un pericolo? I bookmakers e gli ultimi risultati concedono una chance a Marin Cilic, già tre volte nei quarti e mai così in forma. Il croato è in rotta di collisione con Nadal.

La prima settimana di Wimbledon ha dato risposte forti e chiare: molto difficilmente il vincitore uscirà dalla ristretta cerchia dei Fab Four. Come è noto, dal 2003 tutti i titoli dei Championships sono andati a Roger Federer (sette), Novak Djokovic (tre), Rafael Nadal ed Andy Murray (due a testa). Di più: sempre dal 2003, i quattro grandi si sono spartiti la bellezza di 51 Major. A onor del vero, Murray ha contribuito esattamente quanto Wawrinka, con tre Slam in bacheca. Numeri a parte, tra i dodici “sfidanti” ancora in gara, chi può essere il più ostico, il vero guastafeste? I bookmakers hanno le idee chiare: se un successo di Milos Raonic e Alexander Zverev paga 26 volte la posta (si sfideranno negli ottavi in vista di un possibile quarto con Federer), quello di Marin Cilic è dato a 17. Il croato, dunque, sembra l'outsider più credibile. Reduce da un percorso semplice, atteso da un ottavo contro Roberto Bautista Agut, ha ammesso che i Fab Four hanno contribuito alla popolarità del tennis. “Quello che hanno fatto negli ultimi 10-12 anni è fantastico – dice Cilic – sono campioni immensi e hanno migliorato il livello del tennis, in generale. Credo che la notorietà del tennis sia davvero cresciuta. Per il mio bene, tuttavia, spero che il loro dominio stia per rompersi, magari già quest'anno”.

MENO PRESSIONE
Cilic ha interrotto l'egemonia nel 2014, vincendo lo Us Open con tanto di vittoria su Federer in semifinale. A Wimbledon è arrivato per tre volte nei quarti, ma si è sempre bloccato. L'anno scorso è andato a un passo dal successo contro Federer. Attualmente numero 6 ATP, ha vinto 17 titoli ed è consapevole che le previsioni non sono a suo favore. In pochi, pochissimi, pensano che possa vincere il torneo. “Mi sta benissimo. E mi sta bene anche la mia forma attuale – dice, lasciando intendere di stare bene come non mai – Ovviamente Roger e Rafa hanno fatto cose incredibili nel 2017, e non puoi mai trascurare gente come Djokovic o Murray. Hanno sempre quel pizzico di pressione in più perché hanno i riflettori puntati addosso. Dal mio punto di vista ho meno pressione, ma non è un problema: io credo di essere competitivo anche nei momenti critici. Da adesso in poi, la mia attenzione sarà focalizzata sul mio tennis. Semplicemente, voglio giocare bene. Devo mostrare le mie capacità sul campo e portarle in ogni singola partita”. Contro Bautista è avanti 2-1 negli scontri diretti (anche se ha perso l'unico in uno Slam, all'Australian Open 2016), poi sarebbe in rotta di collisione con Nadal. Con il maiorchino, i precedenti dicono 4-1 per Rafa. Anche in questo caso non ci sono precedenti su erba, anche se quattro mesi fa ci fu un netto 6-1 6-2 per lo spagnolo ad Acapulco. Ma questo Cilic, con 61 ace in tre partite, ha intenzioni molto serie.