ROMA. Un problema fisico al polso già infortunato costringe l’azzurra a ritirarsi dopo 4 game contro Serena Williams. Non andrà a Strasburgo. Uomini: Ferrer in semifinale.
La delusione di Flavia Pennetta
Di Riccardo Bisti – 18 maggio 2012
Se il buon giorno si vede dal mattino, il match tra Serena Williams e Flavia Pennetta avrebbe potuto essere un bello spettacolo. Flavia è scattata benissimo, consapevole di avere un gran pubblico alle spalle e uno stato di forma mai così brillante. Si conquistava una palla break nel primo game, la sciupava e Serena teneva il servizio. Andava 30-0 nel secondo game, ma il buon giorno veniva interrotto da un banale infortunio al polso. I punti persi arrivavano a grappoli, e al cambio di campo sul 3-0 Flavia ha chiesto l’intervento del trainer per il riacutizzarsi del problema patito in Fed Cup (ma gli faceva male già da qualche settimana). Spray e fasciatura non sono bastati: sul 4-0 l’azzurra ha alzato bandiera bianca, lasciando a bocca asciutta un Campo Centrale strapieno, desideroso di sostenerla e gioire per l’exploit. In fondo, su questo stesso campo, qualche anno fa l’impresa riuscì a Francesca Schiavone. Invece una montagna di sfortuna l’ha buttata fuori e pone un grosso punto interrogativo sull’immediato futuro di Flavia, che ha già deciso di dare forfait al torneo di Strasburgo. L’appuntamento del Roland Garros è troppo importante per essere messo a repentaglio. Con la maturità, la Pennetta ha capito che è inutile provare a giocare se non sei al 100% con il fisico e con la testa. Anni fa, alle prime esperienze nel circuito, si beccò il tifo in una trasferta a Dubai e continuò a giocare fino ad essere portata via a braccia. A fine 2003 decise di andare a Pattaya per l’ultimo torneo stagionale. Ma la convinzione mancava, e il ginocchio fece crack addirittura in allenamento.
La Pennetta ha dunque fatto bene a lasciar perdere, anche se l’attesa era grande. “Ho fatto un movimento sbagliato col rovescio nel primo game” ha detto dopo il match. Ovviamente non potrà giocare il suo match di doppio, dove insieme alla Schiavone avrebbe dovuto affrontare Tatishvili-Hampton. Nei prossimi giorni si valuterà l’entità dell’infortunio: dovesse impedirle di giocare anche a Parigi, si aprirebbero ulteriori spiragli per una Sara Errani numero 1 italiana già in tempi brevi. In 12 partecipazioni al Foro Italico, l’azzurra ha messo insieme appena due quarti di finale: sei anni fa perse contro la Hingis, stavolta si è arresa a Serenona, ancora imbattuta sulla terra. Dopo il verde di Charleston e il blu di Madrid, l’americana sta destando una buona impressione anche sul rosso di Roma. Non è dominante (contro la Petrova ha rischiato qualcosa), ma è ben focalizzata sul tennis e al Roland Garros andrà inserita tra le favorite.
In campo maschile, il primo semifinalista è l’inossidabile David Ferrer, ben contento di aver evitato Andy Murray e di aver pescato Richard Gasquet nei quarti. Il francese, seguito a bordo campo da coach Riccardo Piatti, ha giocato un buon primo set, ma nei momenti importanti è emersa la qualità di “Ferru”, che a 30 anni è più forte che mai e continua ad essere la più valida alternativa ai primi quattro. Ha sbagliato soltanto a Monte Carlo (battuto male da Bellucci) e a Indian Wells. Per il resto, la sua stagione è da incorniciare. Ha vinto tre tornei ed è quarto nella Race, la classifica che tiene conto dei soli risultati nel 2012. E’ davanti persino ad Andy Murray. Con grande grinta e regolarità, lo gnomo di Javea è in semifinale anche al Foro Italico, dove aspetta il vincente di Nadal-Berdych. AL Foro, Ferrer ha lo splendido ricordo di una vittoria contro Agassi (campione uscente) nel 2003, la semifinale del 2005 (persa lottando contro Nadal) e la finale di due anni fa, perso – tanto per cambiare – ancora con Nadal.
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