E' un buon momento per Juan Monaco. Soltanto tre anni fa, l'argentino era salito tra i top-10, ma nel 2014 ha incontrato una profonda crisi che lo aveva fatto uscire dai top-100 e addirittura pensare al ritiro. "In effetti è qualcosa con cui ho avuto a che fare – ha raccontato l'argentino, impegnato a Barcellona – nel 2013 ho iniziato ad avere dolore al polso e anche alla schiena. Erano problemi che non potevo risolvere. La soluzione era in un nuovo set-up con la racchetta. Ho sempre giocato con un telaio di 360 grammi e sono sceso a 330-340. Un cambio radicale, anche se adesso vorrei lentamente tornare a quel peso perchè sento che la palla esce diversamente. Ma allora non avevo scelta: operarmi o cambiare qualcosa". In questo periodo, oltre al coach Sebastian Prieto, nel suo team è entrato il concittadino Mariano Zabaleta. "Per me è come un fratello e mi consente di vedere le cose da un'altra prospettiva". . Soltanto tre anni fa, l'argentino era salito tra i top-10, ma nel 2014 ha incontrato una profonda crisi che lo aveva fatto uscire dai top-100 e addirittura pensare al ritiro. "In effetti è qualcosa con cui ho avuto a che fare – ha raccontato l'argentino, impegnato a Barcellona – nel 2013 ho iniziato ad avere dolore al polso e anche alla schiena. Erano problemi che non potevo risolvere. La soluzione era in un nuovo set-up con la racchetta. Ho sempre giocato con un telaio di 360 grammi e sono sceso a 330-340. Un cambio radicale, anche se adesso vorrei lentamente tornare a quel peso perchè sento che la palla esce diversamente. Ma allora non avevo scelta: operarmi o cambiare qualcosa". In questo periodo, oltre al coach Sebastian Prieto, nel suo team è entrato il concittadino Mariano Zabaleta. "Per me è come un fratello e mi consente di vedere le cose da un'altra prospettiva".