Gli organizzatori del Mutua Madrid Open concedono una wild card a Francesca Schiavone, alimentando la polemica sul mancato invito a Roma. Al torneo spagnolo aveva chiesto un invito anche Sara Errani. Va detto che gli Internazionali hanno a disposizione 3 sole wild card, contro le 4 di Madrid.

“Voglio ringraziare gli organizzatori per questo invito. Sono davvero contenta. Il Mutua Madrid Open è un torneo che sta crescendo molto, ogni anno, e questo è molto interessante. Per me è una grande opportunità e sono pronta a sfruttarla”. Sono le parole con cui Francesca Schiavone ha accolto la wild card concessa dal maxi torneo di Madrid, al via tra sette giorni, subito dopo il torneo di Rabat, e subito prima degli Internazionali BNL d'Italia. La notizia fa discutere perché da settimane si dibatte sulla mancata wild card a Roma. Vale la pena spiegare: il torneo romano ha a disposizione tre inviti, di cui due già assegnati a Maria Sharapova e Sara Errani. La terza giocatrice sarà la vincente del torneo di pre-qualificazione (lo scorso anno, per intenderci, fu Claudia Giovine). La Sharapova è stata invitata addirittura due mesi fa, essendo una delle atlete più popolari, nonché plurivincitrice al Foro Italico. La Errani usufruirà dell'invito per più ragioni: ha sei anni in meno della Schiavone, è stata finalista a Roma e perchè – ma questa è un'ipotesi – è più vicina al mondo federale, se non altro con la disponibilità più o meno incondizionata a giocare in Fed Cup. La wild card delle pre-quali non può essere messa in dubbio, almeno ora. Si può certamente discutere sul fatto se valga la pena regalare il main draw a una giocatrice senza il livello necessario (si suppone…) per un torneo così grande, ma l'errore è stato commesso a monte. Cambiare le norme in corsa sarebbe inammissibile, anche tenendo conto dell'enorme pubblicità che la FIT ha riservato alle pre-quali, peraltro arrivate a circa 15.000 partecipanti. Ma è altrettanto pacifico che la Schiavone avrebbe meritato ben altro commiato dal Foro Italico, dove peraltro è amatissima.

LA WILD CARD DELLE PRE-QUALIFICAZIONI
Invece sarà a Madrid, dove è stata invitata insieme alle spagnole Lara Arruabarrena, Sara Sorribes Tormo e – ovviamente – a Maria Sharapova. Tra l'altro, a Madrid aveva chiesto un invito anche Sara Errani. Tenendo conto delle scelte romane, non è da escludere che Madrid abbia scelto così anche in via strategica. In assenza di spagnole di richiamo, hanno concesso due wild card a straniere, nella convinzione che sia meglio privilegiare una giocatrice di nome e non una giocatrice senza chance. Tra l'altro la Errani è fuori addirittura dalle qualificazioni di Madrid, dunque c'è il rischio che non si presenti nemmeno nella capitale spagnola, dove pure ha colto una semifinale. Chissà se a parti invertite Roma avrebbe concesso un invito a Muguruza o Suarez Navarro. Tornando alla Schiavone, si è verificata una congiunzione astrale quasi irripetibile, che ha messo in difficoltà chi deve stabilire le wild card per Roma. Come è stato possibile? Intanto, al Foro Italico gli inviti sono solo tre perché Roma è un Premier Five (con un tabellone a 56), mentre Madrid è un Premier Mandatory (con tabellone a 64), dunque con una wild card in più. In un certo senso, si può dire che la Schiavone abbia pagato la minore importanza del torneo femminile di Roma rispetto a quello di Madrid. E' facile dire che sia stato commesso un errore ai danni di Francesca, ma è anche difficile contestare gli inviti a Errani e Sharapova (anche se quest'ultimo si presta a mille interpretazioni etiche). Ripetiamo: secondo noi, l'errore è stato riservare una WC alle pre-qualificazioni, peraltro sapendo che difficilmente da lì uscirà una giocatrice competitiva. La wild card a Madrid, sulla carta, non esclude la partecipazione della stessa Schiavone alle pre-quali, a patto che venga eliminata nei primi due turni alla Caja Magica. Ad oggi, tuttavia, l'impressione è che non andrà a Roma, a meno che non riesca a entrare nelle qualificazioni. L'entry list attuale la vede fuori di 14 posti: l'ammissione diretta sembra molto complicata, anche se nelle qualificazioni è più facile entrare in extremis rispetto al main draw. L'anno scorso, l'ultima ammessa fu Tatjana Maria, numero 105 WTA. E oggi Francesca è al numero 104….Al netto di tutte le discussioni, su un punto siamo tutti d'accordo: dopo una carriera del genere, prima italiana a vincere uno Slam, Francesca meriterebbe un congedo coi fiocchi dall'unico torneo WTA sul suolo italiano, dove peraltro ha dato e ricevuto moltissimo.