Avrebbero fatto bene a tenere un po' di fiato per una domenica che si annuncia lunga e drammatica, ma la gioia del centinaio di tifosi argentini era incontenibile. E allora, dopo il successo in quattro set di Carlos Berlocq e Leonardo Mayer contro il duo belga, foriero del 2-1 in questa strana semifinale di Coppa Davis, sono partiti quei cori che conosciamo bene. Canzoni mutuate dal calcio, familiari a chi segue l'Insalatiera. Perché ovunque giochi l'albiceleste, e chiunque vada in campo, loro sono lì. Con le loro bandiere usurate, i nomi delle città, hanno intonato cori di vittoria. Ma al National Forest di Bruxelles è ancora tutto da giocare. Ed è probabile, molto probabile, che arriveremo al quinto match. Leonardo Mayer ha fatto il suo dovere, portando a casa due punti, ma è rimasto in campo per otto ore. Difficilmente potrebbe essere competitivo contro David Goffin, fresco e motivato. Capitan Orsanic deciderà all'ultimo se mandare in campo lo Yacarè oppure lanciare Berlocq (che però è un pesce fuor d'acqua sul duro, almeno in singolare) o Schwartzman (che però sarebbe all'esordio, anche se la foto qui sopra sembra un passaggio di consegne). Insomma, è possibile che Darcis e Delbonis possano giocarsi una finale di Davis (ammesso che il primo giochi, visto che anche lui ha otto ore nelle gambe). Il doppio argentino non è un granché. L'intesa è più costruita che naturale, ma tanto è bastato per vincere contro un team ancora più improvvisato e con meno cuore. Il migliore in campo? Probabilmente Berlocq. Con il suo nuovo look dai capelli a spazzola, ha trasmesso grinta e coraggio al suo compagno. Gli argentini hanno dominato fino al 6-2 5-2, poi è venuto fuori Ruben Bemelmans, fino a quel momento il peggiore in campo. E così, dal nulla, si sono presi quattro game di fila. Nel tie-break, l'Argentina è stata favorita da un errore di Gianluca Moscarella che ha fatto innervosire i belgi e spinto il pubblico a fischi e ululati. Darcis-Bemelmans hanno avuto il demerito di disunirsi e hanno ceduto sei punti consecutivi, spingendo l'Argentina avanti di due set.
LO SCENARIO SPERATO DA ORSANIC
In un match complessivamente equilibrato, era uno svantaggio troppo grande da ricucire. Loro ci hanno provato, consapevoli dell'importanza di questo punto, infatti hanno intascato il terzo set e hanno dato battaglia nel quarto. Avanti di un break, per un attimo hanno fatto pensare di averla girata. A quel punto Mayer ha preso in mano il compagno e ha rimesso in equilibrio il set. L'albiceleste ha avuto un matchpoint sul 5-4, annullato da uno smash di Bemelmans. Con l'impianto ormai diventato una bolgia, si è giocato il secondo tie-break di giornata, e ancora una volta l'ha spuntata il doppio coon più da metà campo in avanti. Bemelmans-Darcis non sono assortiti troppo bene: crediamo che il Belgio avrebbe bisogno di uno specialista, invece hanno quattro singolaristi, di cui tre più o meno dello stesso livello (Darcis, Bemelmans e Coppejans). Non è semplice fare le scelte giuste, nemmeno per Johan Van Herck. La partita è ancora aperta perché il 2-2 appare quantomeno probabile. Di certo gli argentini sono contenti, perché il risultato che sta maturando a Glasgow è il migliore possibile: contro la Gran Bretagna avrebbero qualche chance, sia pure in trasferta, mentre contro l'Australia sarebbe chiusa. I britannici non potrebbero giocare sull'erba e sono molto vulnerabili con il secondo singolarista. Insomma, il sogno resta tale ma potrebbe anche prendere forma. Con la squadra più debole dal 2002 (anno del ritorno nel World Group), un piazzamento in finale sarebbe un miracolo. Bravura, certo, ma anche fortuna….La stessa che fino a ieri hanno avuto i belgi.
COPPA DAVIS 2015 – SEMIFINALI
BELGIO – ARGENTINA 1-2
David Goffin (BEL) b. Federico Delbonis (ARG) 7-5 7-6(3) 6-3
Leonardo Mayer (ARG) b. Steve Darcis (BEL) 7-6(5) 7-6(1) 4-6 6-3
Mayer / Berlocq (ARG) b. Darcis / Bemelmans (BEL) 6-2 7-6(1) 5-7 7-6(5)