Prosegue l'incredibile striscia di John Isner al BB&T Challenge: su otto edizioni, è giunto in finale sette volte e ha colto il titolo numero 4 battendo Ryan Harrison. Per lui è il 12esimo titolo in carriera, decimo negli Stati Uniti. “Ho una fiducia incredibile, avrei battuto molti top-10”.

In assenza di Nick Kyrgios, poteva vincere soltanto lui. Bissando il titolo a Newport, John Isner si è aggiudicato anche il torneo ATP di Atlanta, prima tappa della Us Open Series, superando in finale Ryan Harrison con un doppio 7-6. Per Long John è il quarto titolo in Georgia, laddove il suo palmares è incredibile: su otto edizioni, è arrivato in finale sette volte…e sempre almeno in semifinale. Per John è il 12esimo titolo in carriera, il decimo negli Stati Uniti. Con questo successo salirà al numero 18 ATP, sorpassando Jack Sock e riprendendosi la leadership nazionale. La partita, come spesso accade con Isner in campo, non ha avuto troppi sussulti. Nel primo set, i due sono arrivati rapidamente al tie-break. Lì Isner ha cancellato un setpoint sul 5-6 (manco a dirlo, con un gran servizio). L'8-6 arrivava con una risposta vincente, di dritto. Il gigante del North Carolina ha aperto il secondo set con una striscia di ben 75 turni di servizio senza incassare break, inaugurata la scorsa settimana a Newport. A sorpresa, Harrison lo brekkava in avvio di secondo.

“AVREI BATTUTO DIVERSI TOP-10”
Quando il match poteva assumere un'altra fisionomia, Ryan commetteva il grave errore di distrarsi e si faceva riprendere, sbagliando un dritto tutt'altro che difficile sulla palla break. A quel punto, era inevitabile il secondo tie-break. E ancora grande battaglia: Harrison cancellava un matchpoint, poi si procurava un setpoint per allungara la sfida, ma Isner gli sparava in faccia l'ace numero 23. Al sedicesimo punto, un dritto nei pressi della riga chiudeva la contesa dopo un bombardamento durato 107 minuti. Ex studente della University of Georgia, Isner ha portato a 27 vittorie e 4 sconfitte il suo bilancio ad Atlanta. “La stagione estiva sul cemento sarà sempre la mia preferita – ha detto – non avrei potuto chiedere un inizio migliore: dopo Newport sono arrivato lunedì e ho effettuato il primo allenamento lunedì sera. Però mi sono sentito subito bene”. Pur non avendo affrontato top-players, Isner è convinto di poterli affrontare con buone chance. “Questa serie positiva è frutto del mio rendimento – ha detto – credo che avrei battuto molti top-10. Ho raggiunto un grado di fiducia che non è semplice da ottenere”. Nel tentativo di battere il ferro finché è caldo, lo vedremo in gara anche a Washington, dove usufruirà di un bye e attende il vincitore di Sela-Donaldson.

ATP 250 ATLANTA – Finale
John Isner (USA) b. Ryan Harrison (USA) 7-6 7-6