Incredibile a un torneo giovanile: la giovane rumena Ioana Andrada Surdeanu viene colpita dal padre dopo una sconfitta, ma poi lo difende con vigore: “Me lo meritavo!”.

Di Riccardo Bisti – 2 dicembre 2014

 

L’episodio è preoccupante. Ciò che lascia interdetti, ancor più del fatto (gravissimo), è la reazione della protagonista. Quanto è accaduto la scorsa settimana a Kiryat Shmona, in Israele, non deve passare sotto silenzio. La località israeliana ha ospitato un torneo giovanile del circuito ITF, un Grade 3 nemmeno troppo importante. Nei quarti di finale si sono affrontate la russa Daria Kruzhkova e la rumena Ioana Andrada Surdeanu. Si è imposta la russa (n. 1 del tabellone e poi finalista) col punteggio di 6-2 7-6, vincendo a zero il tie-break del secondo set. Tutto normale? Neanche per sogno. Al termine della partita, il padre della Surdeanu sarebbe entrato in campo, deluso per la prestazione della figlia, e avrebbe iniziato a maltrattarla. Qui, naturalmente, le versioni divergono. Un sito russo ha raccolto la testimonianza della Kruzhkova: “Ho giocato con Ioana e ho vinto. Dopo la partita, il padre è entrato in campo ed è rimasto con lei. Oltre a essere il padre, è anche il suo allenatore. Io non ho visto nulla, ma ci sono altri testimoni. Mi hanno detto che l’avrebbe picchiata e colpita un paio di volte. Lei ha urlato ed è caduta, lui le ha subito dato un asciugamano per tamponare le ferite e sarebbe poi andato in hotel. Lei ha tenuto per un po' l’asciugamano ed è rimasta al club a seguire gli altri match, sembrava allegra. Poi avrei dovuto affrontarla anche in doppio, ma il giudice arbitro mi ha detto che avremmo giocato il giorno dopo: era arrivata la polizia e aveva arrestato il padre di Ioana. Alla sera, in hotel, non ho visto nè lei nè il padre. Si dice che abbia un naso rotto”. I fatti dicono che il giorno dopo la Surdeanu (n. 258 della classifica ITF) è scesa in campo per il doppio, ma la coppia si è ritirata dopo aver perso i primi cinque giochi.
 
"ME LO MERITAVO"
E' l’ennesimo caso di maltrattamento? Difficile a dirsi. Alcuni media rumeni si sono tuffati a pesce sulla vicenda, ma le fonti sono discordanti. Qualcuno sostiene che, dopo essere stata colpita dal padre, la ragazza sia caduta per terra e si sia rialzata in una maschera di sangue. E avrebbe avuto bisogno di cure mediche. Altri dicono che sarebbe stata colpita solo una volta e non sarebbe stata necessaria alcuna medicazione. Di sicuro il padre della ragazza è stato arrestato dalla polizia israeliana, che starebbe valutando se prolungare lo stato di fermo. Al netto di qualsiasi danno fisico (per fortuna non ce ne sono stati), sarebbe un episodio gravissimo. Ma ciò che lo rende sconcertante sono le dichiarazioni della Surdeanu, che ha preso le difese del padre e ha addirittura detto di essersi meritata il colpo (un pugno? Uno schiaffo? Non si sa). Ecco le sue parole, raccolte dal sito rumeno www.ziare.com. “Ammetto che mi ha colpito una volta. E allora? Lo ha fatto perchè me lo meritavo. Vi dirò: nessun genitore vorrebbe ricevere una mancanza di rispetto da un figlio, soprattutto dopo aver fatto tanti sforzi e sacrifici. Io mi sono comportata in modo irresponsabile e mio padre ha avuto un momento di scarsa lucidità, ma sono convinta che sia accaduto a ogni genitore. Ho avuto paura, lo ammetto, ma so che lui è dispaciuto per quello che ho fatto. Lo amo molto! Adesso voglio soltanto che torni a casa”. La ragazza ha appena 16 anni (ne compirà 17 il 1 gennaio) e certe frasi possono essere dettate dall’immaturità, ma qualsiasi gesto di violenza deve essere condannato. Sempre e comunque. Le parole di Ioana non sono giustificabili. E nemmeno spiegabili. A meno che il giudizio di papà Lucian non la condizioni fino a questo punto.
 
"PAPA' MIO UNICO E SOLO AMORE"
Non conosciamo Surdeanu Senior e non sappiamo che tipo di padre sia. Magari è un genitore modello, ma non ci sono dubbi sul fatto che abbia sbagliato. Un errore grave, molto grave. E il tennis non ha bisogno di genitori che prevaricano le figlie, sia in senso fisico che psicologico. I casi sono troppi e ce ne sono ancora oggi, tristemente evidenti. La Surdeanu, come ogni adolescente che si rispetti, utilizza con frequenza i social network e ha pubblicato alcuni “selfie” col padre, definendolo addirittura il “mio unico e solo amore”. E ha scritto: “Se fosse una bestia, tutti vorrebbero un papà “bestia” come il mio. Ma lui non è così, è un uomo amorevole! Tutto quello che è stato scritto è un pasticcio – ha scritto sul suo profilo Facebook – non ho mai avuto il volto pieno di sangue, non mi sono rotta il setto nasale e nessun medico è venuto sul posto! Chi ha scritto certe cose è soltanto invidioso del mio rapporto con mio padre”. Naturalmente ha ricevuto diversi messaggi di sostegno, compreso quello di Valentina Oana, altra giocatrice, in passato allenata da Lucian Surdeanu. “Nel periodo in cui abbiamo lavorato insieme mi ha trasmesso soltanto incoraggiamenti e allegria”. Di certo qualcosa è successo, anche perchè la ragazza non ha scritto nulla sui social per quattro giorni, dal 26 al 30 novembre, salvo poi tornare a scrivere cose da adolescente. E’ successo qualcosa che non deve passare sotto silenzio e bisognerà capire cosa frulla nella testa di Ioana: vuole difendere il padre o semplicemente non si è resa conto della situazione? Comunque sia, l’ITF dovrà tenere sotto controllo la situazione per evitare pericolose derive.