SERIE A1 – Flavio Cipolla fa valere l'esperienza e vince un match complicato contro Edoardo Eremin.. Le vittorie su Fognini lo hanno caricato a dovere. La finale va sul 2-2. 

Dall'inviato a Genova, Riccardo Bisti – 8 dicembre 2014
(Foto Costantini – FIT / E' di Costantini anche la foto in home page)



“Chi non salta è un genovese”. Lo cantavano una dozzina di bambini, tifosi scatenati del Circolo Canottieri Aniene, durante il match tra Flavio Cipolla ed Edoardo Eremin. E' stato il sottofondo del 6-4 5-7 6-3 che ha regalato il 2-2 al club romano. E l'eterna finale del 105 Stadium rischia di terminare molto tardi, poichè i doppi si preannunciano piuttosto equilibrati. Cipolla ha vinto una partita difficile sul piano mentale, giacché aveva l'obbligo assoluto di vincere. Con il TC Genova avanti 2-1, una sconfitta sarebbe stata una pietra tombale sulle speranze-scudetto dell'Aniene. E le difficoltà ci sono state, sebbene Eremin sia il tipo di avversario “ideale” per Cipolla: molto potente ma senza grossa lucidità tattica. L'italo-russo, classe 1993, ha potenzialità importanti ma non ha ancora dato ordine al suo gioco. Nonostante i 21 anni, sembra ancora un po' acerbo nel modo di stare in campo. Capitan Mauro Balestra ha cercato di sgrezzarne la tattica, e qualche risultato è arrivato. Ad esempio, non ha cercato continuamente il servizio-bomba, ma spesso si è accontentato di prime palle a 130-150 km con la rotazione in slice, molto efficaci sul rapido Play-It. Dopo aver perso il primo set, vittima della ragnatela tecnica di Cipolla, ha giocato con sempre maggiore aggressività, cercando la via della rete per impedire all'avversario di prendere metri di campo. Il giochino ha funzionato, perchè Cipolla ha smesso di dominare in ogni zona del campo. Il romano ha rimontato da 0-40 sul 3-4 (eccezionale un tocco morbido di dritto sulla terza palla break), ma non ha potuto nulla sul 5-6. Sotto 15-40, ha cancellato il primo setpoint con uno splendido passante di rovescio, atterrato sulla riga. Ma sul secondo si è dovuto inchinare al missile lungolinea di Eremin.


DOPPI, SCELTE CONTRAPPOSTE

La fortuna di Flavio è stato lo spegnimento di alcuni riflettori che hanno tardato l'inizio del terzo set. L'inerzia favorevole di Eremin si è sciolta all'improvviso, con un break in avvio. Un doppio fallo sul 30-30 e un banale dritto in rete gli sono stati fatali. A quel punto, Cipolla ha preso il largo ed è volato fino al 4-0. Avanti 5-2, si è distratto per un game e ha consentito a Eremin di riprendere uno dei due break. Ma ormai non c'erano più chance. Non ci credeva nemmeno lui, tanto da perdere il servizio per la terza volta nel set e far esultare il centinaio di tifosi dell'Aniene, “guidati” da un gruppo di ragazzini scatenati. Rispetto alle passate edizioni, il tifo del club romano è parso più compatto e organizzato, vitale aiuto per i ragazzi di Stefano Cobolli e Mario Fiorini. In assenza del presidente Giovanni Malagò, i capitolini stanno trovando le motivazioni dentro di sé. Ma adesso è già tempo di concentrarsi sui doppi: scelte opposte per i due team. L'Aniene ha optato per due doppi “equilibrati” (Bolelli-Berrettini e Cipolla-Santopadre), mentre il TC Genova punta sul doppio “forte” (Starace-Motti) e quello sulla carta meno competitivo, composto da Andrea Basso e Francesco Picco. Quest'ultimo ha seguito Cipolla-Eremin dalle tribune, insieme ad amici e tifosi del TC Genova, immerso nella sua gente. Sarà una carica in più per una delle partite più importanti della sua carriera. Forse la più importante.  
 

TENNIS CLUB GENOVA 1893 – CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE 2-2
Andrea Basso (TC Genova) b. Vincenzo Santopadre (CC Aniene) 6-3 6-3
Simone Bolelli (CC Aniene) b. Potito Starace (TC Genova) 6-2 7-5
Francesco Picco (TC Genova) b. Matteo Berrettini (CC Aniene) 3-6 6-4 6-3
Flavio Cipolla (CC Aniene) b. Edoardo Eremin (TC Genova) 6-4 5-7 6-3