Cambi di calendario nel 2014: muore Carlsbad, che passa a Tokyo. La città giapponese evita di scomparire. Sempre più cemento, sempre meno terra rossa. New Haven in bilico.
La città di Tokyo continuerà ad ospitare un torneo WTA
Di Riccardo Bisti – 14 settembre 2013
Il baricentro del circuito WTA si sposterà ancora di più verso oriente. Lo scorso anno, aveva fatto scalpore la decisione di istituire un torneo Premier 5 a Wuhan, città natale di Na Li. Non tanto per la cosa in sé, quanto perché aveva preso il posto di un torneo storico come Tokyo, senza peraltro che gli organizzatori giapponesi venissero avvisati. E’ notizia di poche ore fa, raccolta da tennis.com, che Tokyo continuerà a vivere grazie alla morte di Carlsbad, altro torneo dell’estate americana che muore e acuisce la crisi organizzativa a stelle e strisce. Dopo aver perso il torneo ATP di Los Angeles, la California rinuncia a un altro torneo e resta soltanto con Indian Wells e la tappa femminile di Stanford, che si sposterà in avanti di una settimana, prendendo proprio il posto di Carlsbad. In sintesi, Stanford scatterà il 28 luglio (tardando di una settimana l’inizio della Us Open Series al femminile), mentre Carlsbad finirà a Tokyo, dando ancora più corpo alla stagione asiatica di settembre-ottobre. I diritti del torneo di Carlsbad appartengono al colosso Octagon, e non è ancora deciso dove si giocherà, se all’Ariake Coliseum (sede del torneo attuale ed anche della tappa maschile), oppure da un’altra parte. Con l’assegnazione alla città delle Olimpiadi del 2020, tuttavia, è probabile che venga costruito un nuovo impianto anche per il tennis. Il torneo si giocherà nella settimana del 15 settembre.
L’uscita di scena di Carlsbad aumenterà da due a tre settimane lo spazio tra la fine di Wimbledon e l’inizio dei tornei americani, ma solo per il 2014. L’anno successivo, infatti, Wimbledon si sposterà in avanti di una settimana per allungare la stagione erbivora. Che gli Stati Uniti stiano attraversando un periodo di crisi è chiaro, anche se il problema è ancora più vivo in California, dove sono scomparsi ben quattro tornei negli ultimi otto anni: prima di Carlsbad, era stata la volta del torneo ATP di Los Angeles, il WTA di Los Angeles (vinto da Flavia Pennetta nel 2009) e il Masters femminile, che si è giocato allo Staples Center dal 2002 al 2005. Il torneo di Carlsbad si giocava presso il La Costa Resort, che ha recentemente cambiato gestione. I nuovi proprietari hanno valutato se tenere vivo il torneo, ma poi hanno deciso di lasciar perdere. Ma i problemi non finiscono qui: rischia grosso anche New Haven, ultima tappa prima dello Us Open. Sempre secondo tennis.com, gli organizzatori del torneo ATP di Winston Salem (che si gioca nella stessa data), ha cercato di comprare New Haven, spostando definitivamente in North Carolina quello che fine a qualche anno fa era un “combined” in Connecticut, ma il consiglio d’amministrazione ATP ha bocciato la richiesta. Si ipotizza che la ragione del diniego sia dovuto al montepremi, poiché un torneo Premier WTA avrebbe offerto più soldi di un ATP 250. In attesa di trovare una soluzione, il torneo resta in calendario presso l’Università di Yale. Gli organizzatori hanno detto che proveranno a tenerlo in vita, ma non sarà facile perché sono scaduti i contratti con gli sponsor principali e nelle ultime edizioni c’è stato sempre meno pubblico. La USTA punta a tenerlo in territorio statunitense.
Ma i cambiamenti non finiscono qui: continua a soffrire la terra battuta, che perderà un paio di eventi a favore del cemento. Se il passaggio di Acapulco dalla terra al cemento era scontato, a margine della prova ATP, passeà al cemento indoor il torneo di Katowice, la cui prima edizione si è giocata quest’anno ed è stata vinta dalla nostra Roberta Vinci. Il torneo ha preso i diritti di Copenaghen e, nel 2014, dovrebbe contare sulla presenza di Agnieszka Radwanska. Gli organizzatori hanno siglato un accordo con Lagardere Unlimited, che rappresenta gli interessi della polacca, assicurandosi la sua presenza. Forse anche per darle una mano, avrebbero deciso di cambiare superficie. Era già nota la notizia di uno scambio di status tra i tornei di Bruxelles (terra rossa) e Birmingham (erba), con il primo che diventerà International e il secondo che sarà promosso a Premier. Inoltre, per la prima volta, la categoria dei tornei WTA 125 (un ibrido tra i WTA e gli ITF) sbarcherà in Europa, con la crescita del torneo di Limoges, in Francia, previsto a novembre. Insomma, in tempi di crisi economica, la WTA cerca di barcamenarsi nel modo migliore. E, a quanto pare, la via dell’oro porta dritti in oriente.
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