PIU' GEMELLI DI FEDERER
Ne è nato un battage promozionale decisamente interessante, con un forte coinvolgimento di SuperTennis. Martedì scorso, al Foro Italico, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione con tutto lo stato maggiore della FIT, a partire dal presidente Angelo Binaghi. Gene ha divertito con le sue battute, dicendo di essersi allenato duramente a Faenza e di aver scelto come coach nientemeno che Nicola Pietrangeli. “Sono il nonno italiano di Dustin Brown e ho otto gemelli, il doppio di Federer – ha detto Gnocchi, che ha fissato i suoi obiettivi – voglio entrare nel main draw e arrivare al secondo turno. Mi piacerebbe battere Robin Haase e magari perdere contro Mannarino. Ma magari potrei battere Mannarino e perdere in tre set con Raonic”. La citazione di Haase e Mannarino, non esattamente due top-players, la dice lunga sulla passione e la competenza di Gnocchi, che ovviamente non ha risparmiato una battuta sulla separazione tecnica tra Sara Errani e Roberta Vinci: “La Vinci ha trovato un capello della Errani nella borsa della Vinci”. Sul campo, finora, è andata bene: è approdato al terzo turno grazie alle vittorie sul 68enne Enzo Redivo e su Rodolfo Lercari, presidente del TC Genova. In quattro set ha ceduto appena due game, mettendo in mostra un discreto tennis da quarta categoria, tenendo conto dell’età (ha compiuto 60 anni lo scorso 1 marzo). Cerca il punto con il dritto, mentre si limita a tirare il rovescio soltanto in slice.
ROMA SEMPRE IN EVOLUZIONE
I suoi match vanno in onda su SuperTennis, che ha garantito un importante sforzo produttivo: cinque telecamere, il microfono a Gnocchi, la presenza di un bordocampista (Alessandro Rocca) e il commento di Massimo Caputi e Corrado Barazzutti. Caputi, tra l’altro, ha lavorato a lungo con Gnocchi ai tempi di "Quelli che…il Calcio", con la conduzione di Simona Ventura. Al di là degli scherzi e della simpatia, l’avventura potrebbe terminare già al terzo turno del maxi-tabellone genovese (oltre 200 iscritti), poichè potrebbe affrontare Marco Ghia, testa di serie numero 3 e classificato 4.4. Comunque vada, si è parlato di pre-quali un po’ dappertutto, ed era questo l’obiettivo della FIT. A TennisBest lo avremmo fatto comunque, mentre era più difficile trovare spazio sui quotidiani nazionali. Ce l’hanno fatta, ed è un buon effetto-traino in vista degli Internazionali BNL d’Italia, che ogni anno cercano idee e soluzioni per restare al passo degli altri grandi tornei. Perchè fermarsi, o anche solo adagiarsi, è pericolosissimo. La vicenda di Miami insegna. E chissà che Gnocchi non possa tornare a scrivere qualcosa per noi: anzichè Federer, potrà parlare di se stesso. O magari di Adrian Mannarino….
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