A sette giorni dal successo a Rotterdam, il francese fa il bis nel torneo “amico” di Marsiglia (terza vittoria), ribadendo che nei derby è ancora più forte. In carriera ne ha vinti 60 su 78: l’ultimo contro Pouille, regolato con un 6-4 6-4 mai in discussione. Tsonga sale nel ranking: da domani sarà n.7.Ci sono partite in cui la cronaca, punto per punto, game per game, è assolutamente superflua se non irrilevante. E la finale vinta da Jo-Wilfried Tsonga contro Lucas Pouille all’ATP 250 di Marsiglia è una di queste. Poco più di un'ora, in cui lo strapotere fisico, tattico e mentale dell’ex finalista dell’Australian Open hanno relegato il malcapitato Lucas a poco più di un comprimario. Praticamente ingiocabile, il nativo di Le Mans. Non c'è stato attimo, frangente dell'incontro in cui è sembrato in difficoltà. Ottimo in risposta e mostruoso al servizio : 7 soli punti concessi, 30 punti conquistati su 33 quando è entrata la prima. Oltre il 70% di resa con la seconda. Impossibile per Pouille anche solo pensare di avvicinarsi ad avere un'occasione, fino al KO con un doppio 6-4, punteggio molto più stretto a dispetto di quel che si è visto in campo. A partire dal break in apertura dell'incontro, con Tsonga subito aggressivo con il dritto e Pouille che non ha nemmeno il tempo di rendersi conto che l'incontro è iniziato. Tsonga potrebbe chiudere anzitempo il set, al nono gioco sul servizio dell'avversario, ma il set-point sprecato non incrina minimamente la sua fiducia. Gli basta servire, come ha fatto per tutto il resto dell'incontro. Con l'avversario inerme e sconsolato.TRIS A MARSIGLIA: TITOLO N.14
Cambia pochissimo nel secondo set, con Tsonga che deve solo aspettare il cadavere lungo il parquet. E nel settimo game ecco calare il sipario: uno splendido passante di dritto, e quindi un pacchiano errore a rete di Pouille, ed è break. Il minimo indispensabile per Jo, che va avanti a servire come non ci fosse un domani e chiude l'ultimo gioco con tre ace consecutivi. Un finale financo irridente nei confronti di Pouille. È un momento magico, questo, per Tsonga. Che pare nel corso degli ultimi mesi esser migliorato in tutti i fondamentali. Soprattutto di rovescio, che a 30 anni suonati gli sta regalando punti importanti in più di un'occasione. Per il francese è il secondo torneo conquistato di fila dopo Rotterdam, che lo farà salire, da lunedì, al settimo posto del ranking ATP. È il quattordicesimo in carriera, il terzo a Marsiglia. Terzo successo che gli permette di raggiungere Rosset e Enqvist tra i plurivincitori dell’Open 13. Inoltre, è il settimo in terra francese, che gli permette di affiancare Richard Gasquet tra i migliori profeti in patria. Ed è proprio contro i connazionali che Tsonga sembra palesare la sua miglior versione: nei 78 derby disputati ne ha portati a casa la bellezza di 60.
ATP 250 MARSIGLIA – Finale
Jo-Wilfried Tsonga (FRA) b. Lucas Pouille (FRA) 6-4 6-4
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