La notizia era nell’aria da qualche giorno, ma è diventata ufficiale solamente oggi alle 13, quando Ivo Karlovic ha scelto Facebook per comunicare il tanto atteso “sì” al ritorno in nazionale per la finale di Coppa Davis. Con Borna Coric obbligato ad andare sotto i ferri per un problema al ginocchio, in Croazia hanno subito provato a correre ai ripari in vista del match clou di fine novembre, e non potevano fare altro che pensare a lui, numero 2 del Paese e 20 del mondo, in barba a una carta d’identità che molto presto toccherà quota 38. Subito dopo la vittoria casalinga contro la Francia, firmata da uno splendido Marin Cilic, è partita l’opera di convincimento da parte del capitano Zeljko Krajan, visto che altrimenti avrebbe dovuto giocare in singolare Ivan Dodig, buon giocatore ma sicuramente non ai livelli di Karlovic. E Ivo non ha deluso, malgrado avesse detto addio alla nazionale nel 2012, dopo la sconfitta nei quarti di finale contro l’Argentina. Da allora ne ha passate tante, come un’encefalite virale che nel 2013 ha obbligato a un ricovero d’urgenza in ospedale e generato tanta paura. Si pensava addirittura potesse non tornare più in campo, invece è andato ben oltre le aspettative. Quest’anno ha vinto ben due titoli ATP, entrambi dopo Wimbledon (Newport e Los Cabos), riuscendo a portarsi non troppo lontano dal best ranking di numero 14 fatto registrare nel 2008. Impossibile per la Federazione croata non fare un tentativo. “Uscirò dal ritiro (dalla nazionale, ndr) per giocare la finale di Coppa Davis nel team croato”, ha scritto Dr. Ivo su Facebook, ricevendo numerosi messaggi di appoggio e rispetto da parte dei suoi sostenitori. Quello di Karlovic sarà quindi un caso molto particolare di giocatore impiegato solamente per la finale, come avvenne nel 2015 a Kyle Edmund.
BATTUTI I SUPEREROI MARVEL
Per Karlovic quella di Zagabria sarà la seconda finale: era infatti presente insieme a Ljubicic, Ancic e Ivanisevic nel team che vinse l’Insalatiera nel 2005 a Bratislava, ma in tutta la stagione giocò solamente un singolare a punteggio acquisito in semifinale. Il bilancio di Karlovic in Davis parla di 9 vittorie e 8 sconfitte, alcune delle quali di spessore, anche se di lui in Davis si ricordano soprattutto le famose 5 ore e 59 minuti della sfida del 2009 con Radek Stepanek, persa 6-7 7-6 7-6 6-7 16/14, con il nuovo record di ace per un incontro (79), poi superato l’anno successivo da John Isner nella sfida storica con Mahut. La presenza di Karlovic, tuttavia, è solamente la seconda buona notizia degli ultimi giorni, e va a fare il paio con l’ufficialità della sede scelta per la finale: la Zagreb Arena della capitale, l’impianto coperto più grande dell’intera Croazia, con i suoi circa 15mila posti a sedere in assetto da tennis. Una decisione che pare sacrosanta, ma è dovuta passare da una difficile trattativa, visto che nei giorni della finale l’Arena doveva essere occupata da uno spettacolo per bambini dei supereroi Marvel, con biglietti in vendita da tempo. In alternativa era pronta la Spaladium Arena di Spalato, la cui candidatura avrebbe però richiesto una deroga da parte dell’ITF, in quanto la città della Dalmazia non rispetta tutti i criteri di “Mayor City” richiesti per una finale. Tuttavia, il sindaco di Zagabria, Milan Bandic, ha appoggiato da subito le intenzioni della Federazione, spiegando che la finale di Davis doveva avere la priorità su qualsiasi altro evento, e a quanto emerge dall’ufficialità comunicata oggi dal sito ITF è stato trovato un accordo con la produzione, probabilmente attraverso il pagamento di un’onerosa penale. Ma quello che conta è che la finale si farà nel posto ideale. E pure con i due singolaristi ideali.
Ivo, il momento ideale per tornare
Doppia vittoria della Federazione croata: Ivo Karlovic ha detto sì alla chiamata di Zeljko Krajan, e a quattro anni dalla sua ultima apparizione in nazionale sostituirà l’infortunato Borna Coric per la finale di Coppa Davis. Si giocherà all’Arena Zagreb, il palazzetto più grande del Paese: “sfrattato” l’evento per bambini che lo occupava nei giorni di Croazia-Argentina.