Il miraggio della wild card a Wimbledon
Tempi sempre più duri per i giocatori britannici: il torneo di Wimbledon ha inasprito le norme per concedere una wild card ai tennisti locali. Dopo aver posto il limite di una classifica al numero 250 ATP-WTA per ottenere l'agognato invito, hanno aumentato i requisiti: i giocatori saranno valutati anche per atteggiamento, professionalità, percorso di crescita e stato di forma. L'obiettivo è evitare casi come quello del britannico Alex Bogdanovic, che tra il 2002 e il 2009 ha avuto otto wild card consecutive, perdendo sempre al primo turno. La decisione ha avuto commenti generalmente positivi, anche se qualcuno (tra cui Barry Cowan, ex giocatore che nel 2001 portò Pete Sampras al quinto set) pensa che alcuni giocatori potrebbero sentirsi poco valorizzati e per questo pensare al ritiro. In questo momento, soltanto 6 giocatori (tre uomini e tre donne) rispetterebbero i nuovi parametri. Ma le wild card a disposizione sono otto…. Dopo aver posto il limite di una classifica al numero 250 ATP-WTA per ottenere l'agognato invito, hanno aumentato i requisiti: i giocatori saranno valutati anche per atteggiamento, professionalità, percorso di crescita e stato di forma. L'obiettivo è evitare casi come quello del britannico Alex Bogdanovic, che tra il 2002 e il 2009 ha avuto otto wild card consecutive, perdendo sempre al primo turno. La decisione ha avuto commenti generalmente positivi, anche se qualcuno (tra cui Barry Cowan, ex giocatore che nel 2001 portò Pete Sampras al quinto set) pensa che alcuni giocatori potrebbero sentirsi poco valorizzati e per questo pensare al ritiro. In questo momento, soltanto 6 giocatori (tre uomini e tre donne) rispetterebbero i nuovi parametri. Ma le wild card a disposizione sono otto…