La fonte è attendibile, quindi è opportuno riportarla. Le ATP World Tour Finals, il ricco Masters di fine anno, si giocheranno a Londra fino al 2018. L'immensa 02 Arena è sede del torneo dal 2009, ma l'attuale contratto scadrà dopo l'edizione di quest'anno. Tuttavia, secondo il Daily Telegraph, l'accordo sarà esteso per altri tre anni. Lo rivela un articolo a firma di Simon Briggs, lo stesso che circa un mese fa rivelò quello che tutti pensavano, ovvero che Rafael Nadal avesse chiesto di non essere più arbitrato da Carlos Bernardes. Il contratto vero e proprio deve ancora essere siglato, ma l'accordo sarebbe ormai stato raggiunto. In effetti, la O2 Arena si è rivelata una sede particolarmente adatta per l'happening di fine anno, vuoi perchè Londra è una delle città più importanti al mondo, vuoi perchè l'impianto ospita più di 17.500 spettatori, vuoi perchè il pubblico risponde sempre con entusiasmo: soltanto lo scorso anno, hanno registrato 260.000 presenze. Certo, la città ospita già un grande evento: Wimbledon, vero e proprio monumento del nostro sport. Senza dimenticare il ricco torneo del Queen's, che quest'anno è stato promosso ad ATP 500 e ha vissuto un forte incremento di montepremi, oltre a potersi permettere un'impressionante ingaggio a Rafa Nadal: si dice che la sua partecipazione sia costata 800.000 sterline agli organizzatori, oltre un milione di euro. Un ottimo motivo per abbandonare Halle e ammettere che il sistema tributario britannico è un po' meno pressante del passato, quando oltre alla percentuale sui guadagni ottenuti in Gran Bretagna, era richiesta anche una percentuale sul fatturato annuo degli atleti. Per questa ragione, Rafa ha saltato il Queen's per tre edizioni. La probabile conferma di Londra renderà la 02 Arena la seconda sede più “permanente” nella storia del Masters. Nato nel 1970, è spesso stato una prova itinerante.
L'ATP AIUTA I MASTERS 1000
La sede più duratura resta il Madison Square Garden di New York, teatro di ben 13 edizioni tra il 1977 e il 1989, poi il torneo è stato preso in mano dall'ATP nel 1990 e da allora ha cambiato 8 sedi e 7 città (si è giocato a Shanghai nel 2002 e dal 2005 al 2008, ma il Qi Zhong Stadium è entrato in scena solo nel 2005). Se le indiscrezioni fossero confermate, Londra arriverà a 10 edizioni. In teoria, le ATP World Tour Finals potrebbero esplorare nuovi territori e magari visitare paesi con meno tradizioni e meno tornei, ma Londra è una garanzia. Gli standard organizzativi sono elevati, lo scenario è molto suggestivo e ogni sessione fa registrare il sold-out (o quasi). L'ATP valuta con grande attenzione la sede del Masters perchè è l'unico torneo organizzato e gestito direttamente. I suoi proventi, tra l'altro, servono per coprire buona parte delle loro attività. Accade più o meno lo stesso con la WTA, che ha spostato il suo Masters a Singapore per ovvi motivi economici. Quest'anno il bilancio ATP è ancora più sotto pressIone, poiché hanno deciso di dare una mano ai Masters 1000 per sostenere l'aumento dell'11% dei prize-money. L'aumento non sarà tutto a carico dei tornei, ma l'ATP interverrà di tasca propria per evitare il collasso finanziario dei vari eventi. Pare che alcuni di loro fossero decisamente contrari all'aumento dei premi.
BATTUTE PECHINO E ABU DHABI?
Secondo Briggs, i soldi e la sicurezza economica garantita da Londra non sono l'unica ragione del probabile prolungamento. Pare che le candidature alternative più forti fossero Pechino e Abu Dhabi. La capitale cinese ospita un ricchissimo Premier Mandatory WTA e un discreto ATP 500, mentre negli Emirati si gioca un'esibizione nei giorni di Capodanno. Entrambe hanno messo sul piatto tanti soldi, ma permangono grandi dubbi sul potenziale di pubblico: probabilmente non ci sarebbero le folle straordinarie che vediamo a Londra. Inoltre sono città scomode e difficili da raggiungere, tenendo conto che la maggioranza dei top-players sono europei e il circuito ATP termina con Parigi Bercy. C'è grande attesa per la pubblicazione del calendario 2016, e più in generale dei prossimi anni. L'anno venturo ci sarà un vivo rimescolamento per lasciare spazio al torneo olimpico di Rio de Janeiro, poi i due successivi saranno preparatori all'annunciata rivoluzione del 2019, quando dovrebbero essere istituiti i quattro “Mini-Slam” che l'ATP progetta da tempo. In tutto questo, la O2 Arena di Londra sembra poter continuare ad essere un punto fermo di uno sport in continuo mutamento.