Due ore e un quarto di grandissimo tennis consegnano al serbo le ATP World Tour Finals. Federer sconfitto 7-6 7-5. Lo svizzero è stato avanti sia nel primo che nel secondo set.
Novak Djokovic ha chiuso il 2012 con 75 vittorie e 12 sconfitte
Di Gianluca Roveda – 13 novembre 2012
Novak Djokovic ha vinto le ATP World Tour Finals. In una finale bellissima, piena di colpi spettacolari e intensa dalla prima all’ultima palla, ha sconfitto Roger Federer con il punteggio di 7-6 7-5. Tanti rimpianti per lo svizzero, avanti 3-0 nel primo set e 3-1 (con palla del 4-1) nel secondo. Ecco cosa è successo davanti ai 17.800 della O2 Arena: mai una pausa, mai un rilassamento. Il circuito non poteva terminare in un modo migliore.
PRIMO SET: 7-6 DJOKOVIC
Federer partiva come una furia. Ace, servizio vincente, ace, volèe vincente: il primo game era tutto qui. Nel secondo continuava a grandinare per il serbo, molto teso nonostante i sorrisi dispensati all’ingresso in campo. Doppio fallo, passante di Federer, rovescio lungo e dritto in rete. Primi otto punti per lo svizzero, che diventavano nove prima che il serbo fermasse l'emorragia. Lo svizzero continuava a martellare e teneva il servizio. Djokovic interrompeva la frana al quarto game, tenendo il servizio ai vantaggi dopo essere stato avanti 40-15. Sotto gli occhi di Pippa Middleton e Francesco Totti, volato a Londra dopo la sconfitta nel derby, la finale diventava una partita nel quinto game. Federer veniva abbandonato dalla prima di servizio e un rovescio lungo consegnava a Djokovic il controbreak. I palleggi si allungavano, e cresceva la percentuale di punti vinti da Nole. Uno scambio duro lo portava sul 3-3. Sul 4-4 c’è un game durissimo. Djokovic si procura la prima palla break con un doppio passante, ma lo svizzero la annullava con una gran seconda di servizio, seguita dal “Come on!”. Roger ne cancellava un’altra con un’intelligente prima al corpo. Djokovic si procurava la terza palla break del game con un monumentale passante di dritto in precarie condizioni di equilibrio. Stavolta Federer sbagliava, e dopo un game durato 9 minuti e 20 sconti Djokovic andava a servire per il set.. E' salito 30-0, poi si è procurato un setpoint. Ma Federer lotta, di cuore, e un dritto in rete dopo l’ennesimo scambio-battaglia lo porta sul 5-5, accompagnato da un boato del pubblico. Sullo slancio, sale 6-5 ma Djokovic trova il tie-break. E’ il serbo ad andare per primo a setpoint, ma Federer lo cancellava con un punto fantastico: attacca maluccio, il passante di dritto è solido, ma lui ci arriva con la punta della racchetta e inventa una volèe smorzata. Nole fa un miracolo, ma lui trova un dritto stretto spalle alla rete che manda in delirio il pubblico. Ma Djokovic non molla: un rovescio largo di Federer e una perfetta combinazione servizio-dritto gli consegna un combattutissimo primo parziale.
SECONDO SET: 7-5 DJOKOVIC
Djokovic parte esattamente come nel primo, commettendo un doppio fallo. Il primo game sarà uno dei tanti crocevia. Federer si procura un paio di palle break, ma se le auto-annulla con due rovesci sbagliati, entrambi in larghezza. Sull’ennesima parità, Djokovic si aggiudica uno scambio molto combattuto e urla come un dannato. Il punto vinto, anziché dargli ulteriore carica, lo manda in crisi. Si continua a lottare, Federer sciupa una terza palla break ma la quarta è quella buona. Un rovescio lungolinea (fuori) di Djokovic lo manda 1-0 e servizio e fa imbestialire il serbo, che spacca la racchetta. Arriva una fase di stanca, in cui gli scambi sono più brevi e gli errori superereranno i colpi vincenti (il bilancio sarà passivo per entrambi). Federer sale rapidamente sul 3-1, poi nel quinto game Djokovic ha ancora problemi e lo svizzero ha una palla break (decisiva, col senno di poi), per andare 4-1 e servizio. Ma si distrae e sbaglia tre dritti di fila. Djokovic resta in scia, ma non ci sono sussulti fino al 4-3. Nell’ottavo game, Federer commette un doppio fallo e sul 30-30 mette in campo una seconda palla troppo morbida, facile preda di Djokovic. La annulla con l’ottavo ace. Sulla parità, Djokovic sbaglia clamorosamente un dritto a campo aperto su una palla che gli era stata aggiustata dal nastro. Federer lotta e va 5-3. Rinuncia a giocare il nono game (anche se azzecca una smorzata da Youtube), e va a servire sul 5-4. Si porta 40-15, con due setpoint consecutivi. A quel punto si disunisce e continua a sbagliare dritti. Il break del 5-5 arriva al termine di uno scambio durissimo, in cui il serbo è sempre stato in difesa. L’urlo da uomo della giungla è il preludio alla fine. Djokovic vince 12 degli ultimi 16 punti e si aggiudica il torneo (da imbattuto) con uno spettacolare passante di rovescio, giocato da posizione impossibile. Il serbo si aggiudica il secondo Masters dopo quello del 2008. Ma è il più bello. Il numero 1 del 2012 è lui. Federer ammette: “Non avrei potuto giocare meglio di così”. Djokovic gli risponde: “E’ un privilegio e un piacere giocare con te. Non ringrazierò mai abbastanza il mio team: il 2012 è iniziato alla grande con la vittoria in Australia, e finisce nel modo migliore”
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