Da Melbourne, Alessandro Terziani – foto Alessandro Terziani
Si è visto tutto ed il contrario di tutto nel match tra Fognini e lo spagnolo Bautista Agut.
L'avvio è tutto dell'iberico che nel primo set non lascia neppure un gioco ad un nervosissimo Fognini che se la prende con tutto il mondo, incapace di produrre gioco.
Sull'1-2 nel secondo set, l'italiano riesce a spaccare la racchetta al quarto tentativo. Da questo momento Fognini si trasforma ed inizia a giocare il suo brillante tennis fatto di accelerazioni, improvvisi drop, fulminei attacchi a rete.
Il taggese vince il secondo set e si porta sul 4-4 nel terzo. Un improvviso black out mentale ed il set va allo spagnolo. Fognini sale nuovamente in cattedra e pareggia agevolmente il conto dei set.
Nella quinta frazione di gioco, durata solo 26', scende nuovamente in campo il brutto Fognini di inizio match che cede nettamente il set e l'incontro.
Bautista Augut b. Fognini 6-0 2-6 6-4 3-6 6-1
Paolo Lorenzi, statene certi, timbra sempre il cartellino. Alla vigilia era l'italiano con il pronostico più chiuso. Eppure per due set ha fatto vedere i sorci verdi al sudafricano Anderson, recente finalista a Sydney. Peccato per lo sfortunato tie-break del secondo set che lo avrebbe potuto portare avanti 2-0 nel conto dei set.
Anderson b. Lorenzi 3-6 7-6 6-3 6-4
L'interminabile primo giorno degli azzurri termina così con una disfatta totale. Tutti fuori i sei italiani in programma e contro avversari non irresistibili, a parte Janowicz ed Anderson. Domani è un altro giorno. Speriamo.