di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Stare sul tetto del mondo, guardando tutti dalla vetta del ranking Atp, senza montarsi la testa è impresa ardua per tutti, tranne che per Novak Djokovic. Per lui, quest’anno, niente sembra impossibile. Ma questa volta a far notizia non sono i suoi colpi micidiali o le sue vittorie a ripetizione bensì la sua generosità. Nole ha donato 35 mila euro per contribuire alla costruzione di una chiesa ortodossa in una piccola località del Montenegro della quale sono originari i suoi parenti.
“Non dimentica le sue radici” è il titolo a caratteri cubitali del quotidiano locale Kurir che ha diffuso la notizia. La donazione, come si precisa nell’articolo, è destinata a sostenere la costruzione della chiesa di San Michele Arcangelo a Jasenovo Polje, un paesino del Montenegro occidentale situato fra Niksic e Pluzina, nel quale sono sepolti il nonno e il bisnonno di Djokovic.
In un mondo dello sport sempre più legato, a doppio filo, a quello del business, riconoscere la genuinità rispetto alle fredde e calcolate operazioni di marketing è sempre più difficile. Tuttavia la spontaneità dimostrata finora da Djoko, dentro e fuori dal campo è autentica. Se poi, come sperano tutti gli abitanti del posto, Nole dovesse trovare il tempo di presenziare all’inaugurazione dell’edificio di culto, nel corso dell’estate prossima, ogni dubbio sulla spontaneità del gesto verrebbe spazzato via.
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