L’annuncio tramite i canali Social del torneo: il prossimo torneo nella cittadina svizzera si giocherà su una inedita terra rosa. Non è la prima volta però che la terra assume colori diverso dal canonico rosso, con risultati più o meno fortunati
La stagione sulla terra rossa è ormai ufficialmente iniziata, dopo la parentesi sudamericana di metà febbraio e aver abbandonato almeno per il momento il cemento. Il fascino tradizionale del mattone tritato è da sempre uno degli aspetti principali della storia del tennis, ma non sono escluse delle eccezioni che sono passate alla storia in maniera più o meno fortunata. Per questo il Ginevra Open ha deciso di lanciarsi in un nuovo particolare esperimento, e tingere la sua terra con un inedito colore rosa. La prossima edizione si giocherà tra il 18 e il 25 maggio, e vedremo come questa novità sarà presa dai giocatori che scenderanno in campo e anche come sarà l’impatto dal punto di vista delle immagini in televisione.
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— Gonet Geneva Open (@genevaopen) April 1, 2024
Nous sommes fiers d'annoncer que le Gonet Geneva Open devient le premier tournoi du circuit ATP à adopter la terre battue rose ???? ! #ThinkPink#gonetgenevaopen #atpgva #TerreBattueRose #pinkclay #atp #tennistv #atptour #AprilFools pic.twitter.com/uIqGFq2COw
Come anticipato non è la prima volta che il tradizionale colore rossa della terra battuta fa spazio a nuovi colori. L’esperimento che è passato alla storia in maniera più clamorosa e che non fu più ripetuto – per le tante critiche ricevute – è la terra blu del Masters 1000 di Madrid nell’edizione del 2012. Le critiche riguardavano la particolare velocità della superficie di gioco, senza considerare che l’altura che caratterizza il torneo madrileno di base rende il gioco più veloce. Maggiore fortuna ha avuto invece la terra verde di Charleston, dove ancora oggi si utilizza questa particolare tinteggiatura a sostituire il classico colore rosso.