Lo sparring partner della giovane tedesca comunica che si è ritirata per motivi di salute "E ha ripreso gli studi di medicina". Arrivano rapide e secche smentite: “Si allena 3-4 volte a settimana e vuole tornare” dice il suo manager. Annika è reduce da un 2017 molto negativo, in cui ha perso 14 volte al primo turno. In particolare, ha vissuto un'estate da incubo.

C'è un numero a cui Annika Beck può affidarsi: il 37. Per tanti, tantissimi anni, il best ranking di Roberta Vinci è stata la 37esima posizione. Si pensava che non l'avrebbe migliorata, invece sappiamo com'è andata. Stessa storia per Timea Bacsinszky: anche la svizzera si era incagliata in quel numero 37 che sembrava una maledizione. Anche lei ha vissuto una seconda giovinezza. Si dice che non ci sia due senza tre: lo spera la (quasi) 23enne tedesca, reduce da una pessima stagione, in cui ha vinto la miseria di sette partite (solo una di rilievo, contro la Bouchard a Indian Wells) e ha vissuto un'estate durissima, costellata da sette sconfitte consecutive al primo turno, Tra il Roland Garros e lo Us Open ha giocato cinque tornei, in cui ha vinto la miseria di 11 game in dieci set. C'è stato anche un doppio 6-0, incassato a Bastad da Barbora Krejcikova. Per lei, che è stata (appunto) n.37 WTA, un piccolo dramma agonistico. Qualche giorno fa si era diffusa la notizia che si sarebbe ritirata dal tennis. In un'intervista in cui parlava del suo titolo europeo tra gli over 35, il suo sparring partner Matthias Schramm ha detto che Annika è stata costretta al ritiro per motivi di salute, e che aveva ripreso i suoi studi di medicina (entrambi i suoi genitori sono professori di chimica). Nell'era della comunicazione sfrenata, la notizia ha varcato rapidamente i confini del Westdeutsche Zeitung ed è diventata virale sui social network. E allora sono arrivate secche e frettolose smentite. “È sbagliato, non so come sia potuta uscire questa informazione – ha detto Schramm – anche la faccenda degli studi non è vera, Annika si sta allenando e vuole tornare”.

QUATTRO ALLENATORI IN TRE ANNI
La Beck, scesa al n.183 WTA, è intervenuta su Twitter: “In merito ad alcune notizie uscite su di me: non mi sono ritirata! Sto ancora cercando di recuperare la salute”. A chiarire (più o meno…) il giallo è arrivato il suo manager Christian Meier, che ha rilasciato alcune dichiarazioni alla rivista tedesca Tennis Magazin. “Oggi Annika si allena 3-4 volte a settimana. Le sue condizioni fisiche sono nettamente migliorate, ma è troppo presto per parlare di un rientro agonistico. Vuole mettersi in forma al 100% per tornare a giocare un torneo”. In questo momento, la tedesca si sta allenando presso lo Sportpark Rheinbach sotto la guida del nuovo coach Randolf Fischer. Difficile capire cosa ci sia dietro, e quali siano le sue reali condizioni fisiche. È certo che la ragazza di Bonn (capitale della vecchia Germania Ovest) è diventata molto “capricciosa” con i coach. Dopo essersi allenata per anni con Robert Orlik, ha cambiato quattro coach in meno di tre anni. Si sono alternati al suo angolo l'olandese Mark Derksen, il nostro Francesco Aldi (grazie alla partnership con il palermitano aveva convinto Roberta Vinci a giocare qualche doppio) e il ceco Jakub Zahlava. Adesso è il turno di Fischer. La Beck fa parte di una generazione che ha rilanciato il tennis tedesco femminile dopo l'ovvio contraccolpo dopo il ritiro di Steffi Graf. Classe 1994, è stata finalista al Roland Garros junior e sembrava pronta a un grande futuro quando ha vinto i suoi primi due titoli WTA (Lussemburgo 2014 e Quebec City 2015). Dopo gli ottavi all'Australian Open 2016 e il best ranking, la strada si è fatta in salita. Annika saprà tornare oppure la sua carriera è già al capolinea? Qualche dubbio è legittimo. Speriamo che restino dubbi.