Una numero 1 si vede da tante cose, non ultima la professionalità. Angelique Kerber sta onorando nel migliore dei modi il suo nuovo status. La sorprendente sconfitta di Simona Halep le aveva spalancato le porte delle semifinali, ma nell’ultimo match del Gruppo Rosso non ha lesinato impegno e le è bastata poco più di un’ora per superare Madison Keys. Un doppio 6-3 rispedisce a casa l’americana, che pure aveva bisogno di vincere un solo set per proseguire la sua avventura. Madison ha ammesso di aver sofferto la pressione, di aver pensato troppo in grande. Si spiegano così, forse, i 31 errori gratuiti che hanno fatto la differenza. Se le due hanno tirato più o meno lo stesso numero di colpi vincenti (15 a 14 per la Keys), c’è stata un’enorme differenza negli errori gratuiti: la Kerber ne ha commessi appena 12, muovendosi bene e facendo giocare alla Keys quel colpo in più che spesso le è stato fatale. La Keys è stata tradita dal servizio, una delle sue arme principali. Le statistiche WTA raccontano che soltanto Karolina Pliskova e Serena Williams hanno tirato più ace nel 2016, ma contro la tedesca è rimasta a secco, peraltro con una modesta percentuale di prime palle (61%).
All’inizio anche la Kerber era imballata, al punto che nel primo set ci sono stati cinque break consecutivi, ma la giocatrice più esperta (e reduce dalla cattiva esperienza dell’anno scorso, quando perse il match che l’avrebbe spinta in semifinale) ha intascato i punti più importanti. La Keys ha chiamato Thomas Hogstedt al termine del primo set, e in effetti è ripartita bene, salendo 1-0 e servizio nel secondo. E’ stato un fuoco di paglia, poiché la Kerber ha intascato cinque game di fila che alimentano i dubbi sulla tenuta mentale dell’americana. In fondo, le sarebbe bastato vincere un set per assicurarsi una semifinale tutt’altro che impossibile contro Svetlana Kuznetsova. Invece è andata in confusione e lascia Singapore con un pizzico di amaro in bocca, ma con la consapevolezza di aver giocato una bella stagione. A 21 anni, tutto sommato, può anche essere contenta così. Di sicuro lo sarà Dominika Cibulkova, che come minimo dovrà pagare una cena alla Kerber: grazie alla cortesia di “Angie”, si trova a giocarsi un posto in finale contro una giocatrice battuta negli ultimi cinque scontri diretti, l’ultimo qualche settimana Wuhan. Non poteva chiedere di meglio. Da parte sua, la tedesca attende la vincente dello spareggio di venerdì tra Pliskova e Radwanska.
Angelique Kerber (GER) b. Madison Keys (USA) 6-3 6-3