Fino a ieri sera a Monaco di Baviera ha nevicato, stamattina le precipitazioni sono cessate, ma la temperatura è rimasta intorno agli zero gradi. Un mix di gelo e campi pesanti che sta rendendo la vita difficile ai partecipanti del BMW Open, e ancor di più a chi li accompagna in tribuna. Bastava guardare Josè Perlas, con una pesante giacca a vento il 27 aprile, e Max Tosello, a combattere il freddo del Campo Centrale avvolto in una coperta di lana. Fortunatamente per coach e trainer, la prima uscita di Fabio Fognini nel torneo bavarese è durata il minimo indispensabile: 57 minuti e secondo turno raggiunto in scioltezza, dopo il 6-3 6-1 rifilato alla wild card Maximilian Marterer. Un ventenne mancino sul quale in Germania puntano eccome, tanto da avergli messo alle costole Michael Kohlmann, capitano di Coppa Davis che sta cercando di traghettarlo verso l’ingresso fra i primi 200 del mondo. L’ex top-100 di Hagen ha preso appunti per tutto l’incontro, ma è probabile che abbia scritto sempre le stesse cose, in quanto Fognini ha mostrato una superiorità a tratti disarmante, mettendo a nudo tutti i limiti del rivale. Si vede chiaramente che il tennista di Norimberga preferisce le superfici veloci, perché sul rosso ottiene molto meno dal servizio (che per un mancino, di circa 1 metro e 90, è un’arma non indifferente) e paga una certa macchinosità nei movimenti, emersa alla grande contro uno dei tennisti più agili del circuito. Marterer ha provato a fare il punto in ogni modo, ma – anche a causa di un campo appesantito dalle ripetute piogge e nevicate degli ultimi giorni – non è mai riuscito a dar fastidio a un Fognini che le ha prese tutte e, lui sì, ha sparato vincenti da ogni angolo dal campo, di diritto come di rovescio, finendo per dominare anche più di quanto dica il punteggio finale.
ORA KUKUSHKIN. FUORI CECCHINATO
Dopo lo scambio di break iniziale, Fabio è scappato sul 5-1 e ha avuto due chance di chiudere subito il set, ma si è distratto quel tanto che è bastato al rivale per tornare su fino ad avere due palle del 5-4. Ma a quel punto Fognini, sceso in campo con calzamaglia sotto i calzoncini e t-shirt a maniche lunghe, ci ha messo di nuovo la giusta attenzione, ha fatto pesare un’enorme differenza tecnica e ha chiuso il set con un nuovo break, prima di mettere la quinta nel secondo. Nonostante il test sia tutt’altro che attendibile, lascia comunque qualche indicazione positiva, che conferma quanto di buono mostrato la scorsa settimana a Barcellona. Fognini sta benissimo, è già tornato a pieno regime e quello di Monaco di Baviera – malgrado le condizioni difficili – può essere il torneo giusto per mettere un buon numero di match nelle gambe in vista del trittico Madrid-Roma-Parigi. Il prossimo l’azzurro lo giocherà giovedì contro Mikhail Kukushkin, spauracchio dell’Italia nella sfida di Davis del marzo 2015. Sulla terra battuta fa molto meno paura, in virtù di un tennis “di appoggio” senza colpi in grado di far male, ma è comunque un giocatore da affrontare con grande attenzione. Qualità che il Fognini del 2016 sembra avere più che in passato. Deludente, invece, la prima uscita tedesca di Marco Cecchinato. I quarti della scorsa settimana a Bucarest avevano alimentato le speranze di vedergli giocare un altro buon torneo, e l’accoppiamento a Igor Sijsling sembrava un gran bel punto di partenza. L’olandese, infatti, è uno specialista delle superfici veloci che sul rosso perde parecchio mordente, e l’azzurro ci aveva già lottato due anni or sono al Foro Italico, dando l’impressione di averne di più prima di cedere per carenza d’esperienza. Insomma, il duello con Gael Monfils pareva già alle porte, invece il qualificato olandese l’ha spuntata per 6-2 6-4 in un incontro iniziato martedì e ripreso oggi dal 3-1 del primo set, rimandando (di nuovo) l’azzurro.
ATP 250 MONACO DI BAVIERA – Primo turno
Fabio Fognini (ITA) b. Maximilian Marterer (GER) 6-3 6-1
Igor Sijsling (NED) b. Marco Cecchinato (ITA) 6-2 6-4
Il gelo bavarese non spaventa Fognini
Facile vittoria per il numero uno azzurro all’esordio nel BMW Open di Monaco di Baviera. Né l’emergente ventenne Maximilian Marterer, né delle temperature polari, gli creano problemi: chiude in 57 minuti e sfiderà Kukushkin. Delude invece Marco Cecchinato, k.o. contro Sijsling.