Cade all’esordio anche Flavia Pennetta, battuta in due set da Elina Svitolina. La brindisina non è riuscita ad allungare le due volte che ha messo il naso avanti, cedendo a un avversaria in gran forma. Se gioca così può andare lontano.Era l’accoppiamento più difficile e si è confermato tale, dando all’Italia la nona sconfitta al primo turno. A cadere è Flavia Pennetta, battuta 6-4 6-2 dall’ucraina Elina Svitolina, al termine di un match opaco e avaro di emozioni. Gli organizzatori l’hanno programmata sul Pietrangeli per provare a contrastare col calore del pubblico un sorteggio poco benevolo, che l’ha subito opposta a una top 20 in buonissima forma, ma l’impressione è che la brindisina avesse poco margine. Aveva vinto l’unico precedente, nel 2013 a Strasburgo, ma negli ultimi 24 mesi la Svitolina ha compiuto progressi importanti e preso tanta fiducia sul rosso, mentre Flavia sta attraversando un periodo piuttosto grigio. Già nelle ultime due settimane aveva fatto fatica, perdendo senza colpo ferire sia a Marrakech (dove la Svitolina ha vinto) sia a Madrid, e l’aria di casa non è bastata a cancellare le insicurezze. “Sapevo che sarebbe stata una partita molto dura – ha spiegato l’azzurra in conferenza stampa – e non sono riuscita a trovare il punto in cui farle male. Ha fatto tutto meglio di me: è stata più solida, più incisiva e ha spinto di più. Sono stata un po’ troppo sulla difensiva, ma ogni volta che provavo a cambiare gioco arrivavano gli errori. Diciamo che ho perso a causa di un insieme di cose che non hanno funzionato, ma anche per meriti della mia avversaria”. In effetti, Flavia ha provato a fare il suo e rimanere nel match, aiutata dai consigli di coach Salvador Navarro, ma non è riuscita a trovare le giuste contromisure a una Svitolina particolarmente ispirata. Di lei si parla poco, è cresciuta un po’ nell’ombra, eppure è la seconda più giovane fra le top 20, e piano piano sta facendo parlare i risultati. Il potenziale è interessante, sta giocando il miglior tennis della sua carriera, e se riesce a trovare ancora un pizzico di continuità in più la vedremo presto ancora più in alto.
ROLAND GARROS PER RISCATTARSI
Oggi la ventenne di Odessa ha mostrato una maggiore consistenza a tutto campo, sfruttando il servizio e mantenendo alta la concentrazione nelle situazioni potenzialmente pericolose. Ce ne sono state due, negli unici frangenti in cui non si è trovata avanti nel punteggio: 2-3 nel primo set e 1-2 nel secondo. Nel primo ha perso tre game di fila dopo aver mancato una chance per il 3-0 pesante, ma si è salvata da 0-30 aiutata da qualche indecisione di Flavia, poi è rimasta lucida nonostante i sette set-point falliti fra 5-3 e 5-4, chiudendo all’ottavo. Nel secondo si è fatta subito recuperare il break guadagnato in apertura, ma dall’1-2 ha infilato una serie di cinque giochi consecutivi, senza offrire a Flavia nemmeno un appiglio. Decisivo un intelligente cambio di strategia nel secondo set: ha ridotto gli angoli e cercato maggiore profondità, aspettando il momento giusto per affondare ognuno dei 23 vincenti che le hanno dato il successo. Una vittoria meritata che le offre un secondo turno interessante con Venus Williams, ma questa Svitolina può guardare più lontano, a partire dal probabile ottavo contro Simona Halep. Per la Pennetta, invece, una settimana di allenamenti e poi la partenza per Parigi. Su quali aspetti concentrarsi? Nulla in particolare. “Su che vuoi lavorare a 33 anni?” ha scherzato con un giornalista che le ha chiesto informazioni. “Il mio tennis ormai è questo, ci si allena tutti i giorni per trasmettere negli incontri il lavoro svolto fuori”. Nell’ultimo periodo non gli è riuscito troppo bene, ma ha dimostrato già tante volte di sapersi riprendere nei momenti complicati. Questo è uno di quelli, e l’occasione ideale per rialzarsi dista appena una decina di giorni.
WTA PREMIER FIVE ROMA – Primo turno
Elina Svitolina (UKR) b. Flavia Pennetta (ITA) 6-4 6-2
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