Una rondine non fa primavera, tre di fila forse sì. Dopo l’ottimo Us Open e i tre punti in Coppa Davis, Fabio Fognini in evidenza anche a Pechino. Regola Goffin in tre set e sfiderà Cuevas nei quarti. Un match con vista sulla semifinale contro Rafael Nadal.Altra dimostrazione di forza e solidità mentale per Fabio Fognini al torneo di Pechino. Dopo aver fatto man bassa del suo spauracchio Martin Klizan al primo turno, nel secondo l’azzurro l’ha spuntata per 6-2 2-6 6-2 sulla testa di serie numero sette David Goffin, finalista in Coppa Davis col suo Belgio e giustiziere lunedì di Andreas Seppi. Fabio parte bene: concentrato, solido e intenzionato a non regalare nulla. Il suo incontro appare sin troppo facile fin dai primi scambi. Fabio è impeccabile al servizio e aggredisce il belga ad ogni occasione. Il dritto funziona che è una meraviglia, e David fatica ad arginare i colpi dell’azzurro. Il break arriva già al terzo gioco. Ne arriva un ulteriore al quinto, coronato con un dritto da applausi a scena aperta. È tutto troppo semplice per essere vero. E una piccola, inevitabile, distrazione arriva. Dopo aver fallito una palla del 5-1, Fabio serve male e restituisce uno dei due break al belga. Ma non c'è verso per Goffin per rimettere in piedi il set. Fognini si riprende il doppio break di vantaggio e chiude il set per 6-2, in poco meno di mezz'ora. All'inizio del secondo set si aspetta, da un momento all'altro, l'allungo definitivo dell'italiano. Goffin fatica a tenere il servizio. Al quinto gioco, dopo l'ennesima parità, arriva la palla break. Quella che può mettere fine all'incontro. Fognini ci mette troppa foga, sbaglia un sin troppo facile dritto e se la prende a male. David, fin qui mera comparsa, non può che approfittarne. Fabio si è eclissato come nelle peggiori occasioni, il belga gli strappa due volte la battuta e chiude il secondo parziale con lo stesso punteggio: 6-2.
FOGNINI, UOMO DA ATP 500
Tutto si decide al terzo set, quindi. Fognini ritorna in campo. Con la testa e coi colpi. Dilapidare anche questo incontro sarebbe troppo. Un paio di game di riscaldamento e poi l’azzurro mette la quarta. Ricomincia a sotterrare l'avversario di vincenti, si fa rabbioso in ogni suo colpo. Break al terzo game. Un ulteriore al settimo, con Goffin in completa ambascia, che corona un disastroso game con due doppi falli. Finisce di lì a poco. Con Fognini che ottiene il suo secondo quarto di finale in questo torneo dopo quello di due anni fa, ma soprattutto conferma quanto di buono visto nelle ultime settimane. Prima dello Us Open non vinceva un match sul cemento da dieci mesi, poi ne ha vinti sette degli ultimi otto, mostrandp di saper giocare a livelli altissimi anche sul duro. Un buon segnale per il morale in vista del finale di stagione, mai stato il suo forte, e pure per l’avvio di 2016, fondamentale per risalire la classifica. Ma quello che conta di più è essere nei quarti al China Open, ennesimo ATP 500 che lo vede rendere meglio rispetto ai 250. La differenza di punti è impressionante: 780 (fra Amburgo, Rio, Barcellona e Pechino) contro i 155 raccolti in sei tornei di categoria inferiore. E non è finita qua, perché all’Olympic Tennis Center c’è un match da giocare da favorito contro Pablo Cuevas, già battuto in tre rapidi set a New York. A questo punto, la semifinale contro Rafael Nadal è nelle sue corde. E si spera anche nella sua testa. Sarebbe la quinta sfida stagionale contro il maiorchino, e tre sono finite ad Arma di Taggia.
ATP 500 PECHINO – Secondo turno
Fabio Fognini (ITA) b. David Goffin (BEL) 6-2 2-6 6-2
Pablo Cuevas (URU) b. Ivo Karlovic (CRO) 7-6 7-6
Novak Djokovic (SRB) b. Ze Zhang (CHN) 6-2 6-1
John Isner (USA) b. John Millman (AUS) 4-6 7-6 6-4
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