Il 28 marzo 2004, Nadal e Federer si affrontavano per la prima volta, proprio a Miami. Tredici anni dopo strappano il pass per i quarti vincendo due match di media difficoltà. Federer gestisce bene due incontri di fila, mentre Rafa è impeccabile al servizio. Ma l'eventuale scontro diretto arriverebbe soltanto in finale.

La leggendaria rivalità tra Roger Federer e Rafael Nadal è nata esattamente 13 anni fa. Fu il torneo di Miami a ospitare il primo di 36 scontri diretti che hanno segnato un'epoca. Quel 28 marzo 2004, dunque, resterà una data importante nella storia del tennis. Sia Roger che Rafa l'hanno festeggiata nel migliore dei modi, assicurandosi un posto nei quarti al Miami Open 2017. Roger Federer ha azzannato la Final Eight con un doppio 7-6 contro Roberto Bautista Agut. Lo ha battuto per la sesta volta su sei, ma lo spagnolo non si batte da solo e lo ha dimostrato in una partita piuttosto impegnativa. La metafora più brillante l'ha sfornata proprio Roger. “Venendo da un match complicato, al mattino mi sono sentito come se fossi reduce dalla discoteca. Però quando sei giovane ti svegli sano come un pesce: non senti la stessa cosa quando sei più vecchio….” e giù risate, come a dire che il recupero dopo il match contro Del Potro è stato piuttosto complicato. Adesso avrà nuovamente 48 ore prima di sfidare per la 24esima volta Tomas Berdych (è avanti 17-6 negli scontri diretti). Bautista ha tenuto duro, brekkandolo un paio di volte. E sappiamo quanto sia difficile strappare il servizio a questo Federer. “E' stato un match diverso – ha detto Roger – penso che Roberto abbia tirato alcuni buoni colpi, è stato aggressivo quando ha potuto. Inoltre in avvio era difficile cercare le righe, perché il sole arrivava solo da una parte”. E l'avvio è stato molto complicato, specie quando Bautista ha brekkato Roger sul 4-4 (splendido rovescio lungolinea) ed è andato a servire per il primo set. Ma il braccio ha tremato e gli ha fatto perdere a zero il servizio, con tanto di doppio fallo. Persa l'occasione, non ha più avuto grosse chance e un passante di dritto ha spinto Federer avanti. Il break in avvio di secondo sembrava il prologo a un set facile, invece lo spagnolo continuava a mordergli le caviglie, lo ha riagganciato e spinto al secondo tie-break. Ma neanche stavolta è riuscito a scippargli un set: ad oggi, ne ha persi 14 su 14.

RAFA VINCE E SALTA LA DAVIS
Un paio d'ore prima, aveva festeggiato i quarti Rafa Nadal
. L'avversario era Nicolas Mahut, uno che ama scendere a rete, che rifiuta lo scambio sopra i tre colpi. Dunque, complicato. In effetti lo è stato, visto che Nadal gli ha scippato il servizio in una sola occasione (sfruttando l'unica palla break: bravissimo), poi ha avuto bisogno del tie-break per chiudere la pratica, ma non ha mai tremato, anche perché Mahut è stato quasi nullo in risposta. A Nadal hanno chiesto un paragone tra il suo inizio di stagione e quello di Federer. “Credo che sia stato buono per entrambi, ovviamente un po' meglio per lui. Però sono contento di come sto giocando e di come ho iniziato dopo una seconda parte di 2016 complicata dagli infortuni. Penso che sia positivo per entrambi essere ancora qui, ed essere competitivi in quasi ogni settimana”. Rafa ha poi spiegato che non andrà a Belgrado per il match di Coppa Davis contro la Serbia. “Per le mie ginocchia sarebbe veleno: dovrei adattarmi in pochi giorni a condizioni completamente nuove per poi andare sulla terra battuta. Amo stare con i miei compagni, ma a 31 anni non me lo posso permettere con tanta facilità. Per Djokovic è stato più facile perché ha saltato Miami”. A Belgrado si giocherà sul cemento indoor, mentre a Miami c'è un clima ben diverso: nei quarti sfiderà Jack Sock in una sfida tra i due dritti più arrotati del tour. “Jack è un giocatore aggressivo, potente, serve bene e ha un gran dritto. Inoltre ha un buon rovescio. Dovrò essere aggressivo, altrimenti sarà impossibile, specie se gli lascerò prendere l'iniziativa”. La grande rivalità Rafa-Roger, in teoria, potrebbe coronarsi a Miami ma, soltanto in finale. Dopo la batosta a Indian Wells, siamo convinti che Rafa sia ben contento di evitare l'uomo che paragona i match con Del Potro a un'uscita in discoteca.

ATP MASTERS 1000 MIAMI – Ottavi di Finale
Alexander Zverev (GER) b. Stan Wawrinka (SUI) 4-6 6-2 6-1
Nick Kyrgios (AUS) b. David Goffin (BEL) 7-6 6-3
Roger Federer (SUI) b. Roberto Bautista Agut (SPA) 7-6(5) 7-6(4)
Tomas Berdych (CZE) b. Adrian Mannarino (FRA) 6-3 7-5
Rafael Nadal (SPA) b. Nicolas Mahut (FRA) 6-4 7-6(4)
Jack Sock (USA) b. Jared Donaldson (USA) 6-2 6-1
Fabio Fognini (ITA) b. Donald Young (USA) 6-0 6-4
Kei Nishikori (GIA) b. Federico Delbonis (ARG) 6-3 4-6 6-3