US OPEN – Nadal-Fognini sarà il match del giorno, e non solo per noi italiani. Nel 2015 Fabio ha già battuto 'Rafa' due volte, ce la farà anche sul cemento di New York? Alcune premesse sono interessanti. Abbiamo chiesto un’opinione a sei esperti.“Non parto favorito, ma so come affrontarlo e ho le armi per batterlo. Devo essere disposto a rischiare”. Alla vigilia del match contro Rafael Nadal allo Us Open, Fabio Fognini pare avere le idee molto chiare. In effetti, solo nel 2015 l’ha affrontato tre volte e battuto due, sempre giocando un grande tennis. Si potrebbe dire che la doppietta fra Rio De Janeiro e Barcellona sia stata il completamento di un percorso in crescendo, iniziato due anni fa a Roma. Sul Centrale del Foro Italico perse senza appello, poi lo impegnò un paio di settimane dopo a Parigi, quindi arrivò a un passo dal batterlo a Pechino, e infine ce l’ha fatta quest’anno in Brasile. In mezzo un doppio 6-2 a Miami che fa poco testo, anche se è vero che a Flushing Meadows si giocherà sul cemento. Non è la superficie preferita né dell’uno né dell’altro, quindi non dovrebbe mischiare troppo le carte. Ciò che cambierà principalmente, da Barcellona (dove ha giocato il migliore dei tre match stagionali) a New York è la distanza su cui si gioca e l’importanza del palcoscenico. Si dice sempre che battere i top player in un torneo normale sia una cosa, farlo negli Slam ben’altra. Basta guardare il caso di Dustin Brown: aveva già battuto ‘Rafa’ lo scorso anno a Halle, ma il bis sull’erba di Wimbledon ha assunto tutto un altro sapore. Stavolta tocca a Fognini tentare di ripetersi, con in palio quella seconda settimana raggiunta solamente due volte in carriera, e mai nella Grande Mela. Nei primi due match l’azzurro ha offerto qualche segnale incoraggiante, soprattutto nella gestione delle situazioni, che è ciò che conta di più. Per vincere coi più forti non basta solamente colpire meglio la palla, bisogna essere sempre presenti, dal primo all’ultimo punto. Per Fabio è forse l’aspetto più difficile, perché il suo tennis non si discute. “Quando affronta i migliori – spiega papà Fulvio – riesce a non subirli troppo, provando a fare lui il gioco. Il suo tennis non piace a Nadal, perché è difficile da leggere e ha tante soluzioni. Dovrà cercare di stare vicino alla riga di fondo, essere solido col rovescio e alternare molto il gioco. Non credo che i possibili cinque set siano un problema, il fisico è una delle migliori qualità di Fabio. Se c’è da star lì sei ore, è pronto per farlo, e io insieme a lui. Mia moglie l’ha raggiunto a New York, mentre io sono dovuto rimanere a casa. Me la vedrò qui, senza nessuno intorno. Soffrirò da solo”. Papà Fognini non ha mai nascosto di sognare una vittoria su ‘Rafa’ a Parigi, dove il maiorchino ha costruito gran parte della sua storia, ma potrebbe accontentarsi. “Sulla terra c’è più gusto, ma New York è New York. Per scaramanzia dico che vincerà Nadal in quattro set, ma ovviamente non la penso così”.
GIRAUDO: “FABIO È SERENO, MATCH NON IMPOSSIBILE”
Un altro molto vicino a Fabio è il suo grande amico Alberto Giraudo, che lo accompagna nelle settimane in cui coach Perlas non è presente. Era con lui ad Amburgo, e pure a New York fino a prima dell’inizio del torneo. “Fabio ha lavorato bene, e le due vittorie dei primi turni gli sono servite a cancellare qualche dubbio dopo le due sconfitte fra Montreal e Cincinnati. Credo abbia vinto un bel match con Johnson, che è 40 del mondo facendo punti quasi solo sul cemento. E pure con Cuevas ha saputo far sembrare facile un match che poteva non esserlo. Alla fine era molto felice. Non lo vedo come un match impossibile. La differenza, nello scambio, la può fare il rovescio incrociato di Fabio sul diritto di Nadal. Per riuscirci, però, Fabio deve avere sempre il pallino del gioco in mano. Ad Amburgo, appena ha comandato meno, ‘Rafa’ gliel’ha fatta pagare. Non sarà più il giocatore di tre anni fa, ma nei momenti importanti è sempre Nadal. Fabio non deve aspettarsi dei regali, deve entrare in campo con le idee chiare a fare bene il suo: spingere stando vicino al campo e approfittare delle chance che Nadal gli concederà. Contro Schwartzman ce ne sono state parecchie”. Effettivamente, il Nadal visto contro l’argentino è stato tutt’altro che brillante, come ripetuto anche da Barbara Rossi, apprezzata voce di Eurosport. “Mi aspetto un match spumeggiante per due motivi: il primo è che ho visto un Fognini ottimo nel gioco e soprattutto molto concentrato, aspetto per lui essenziale. Il secondo è che Nadal mercoledì ha mostrato qualche incertezza. Credo che alla lunga possa trovare la soluzione, ma sarà un incontro duro. Fognini è pronto, freschissimo fisicamente e anche mentalmente. Le chiavi per lui saranno più di una: rovescio lungo linea, pressione di diritto, varietà. Deve sorprendere Nadal nello scambio ed essere pronto ad approfittare delle sue incertezze. Per farlo, dovrà stare lì dall’inizio alla fine, attento a non lasciarsi distrarre dalle situazioni. Nadal in conferenza stampa si è pure un po’ seccato quando gli hanno chiesto del match, dicendogli che avrebbe potuto perderlo”. Insomma, anche Rafa sa a cosa va incontro. “Lo vedo leggermente favorito. Mi sembra incredibile dire leggermente, ma è così anche perché siamo ancora nella prima parte del torneo. Se si fossero incontrati più avanti, gli avrei dato maggiori chance”.
CAPERCHI: “PREMESSE PER UN MATCH SPETTACOLARE”
Più possibilista Fabio Colangelo, ex tennista e ora coach di giocatori ‘pro’, approdato tra le fila di Eurosport proprio alla vigilia dello Us Open. Nella notte italiana, sarà lui la spalla tecnica al commento durante il match di Fabio. “Sarà sicuramente una bella partita. ‘Rafa’ non ha impressionato al secondo turno, mentre pare che Fabio stia giocando molto bene. Per lui sarà fondamentale servire al meglio e cercare di togliere il tempo allo spagnolo, come ha già fatto le due volte che l’ha battuto quest’anno. Mi auguro che ce la faccia anche la terza volta. Le due vittorie, e pure lo screzio di Amburgo, influiranno nella testa di entrambi”. L’ultima frase di Colangelo ce l’ha spiegata meglio Gianni Ocleppo, suo collega di microfono a Eurosport. “Per Fabio conta perché ce l’ha fatta due volte e sa di potercela fare ancora, così come chi gli sta attorno, mentre Nadal sa di poter perdere. È molto importante. Credo che fra i big, Nadal sia l’avversario migliore per Fognini, perché il suo tennis non infastidisce Fabio, e ora Nadal non sfonda più nessuno. Secondo me l’azzurro avrebbe più chance sulla terra, anche se è la superficie di Nadal per eccellenza. Sul cemento lo spagnolo raccoglie più punti col servizio, ed è più abituato a giocare match importanti di quanto lo sia Fabio. Detto questo, Fognini non parte battuto. Ha delle possibilità di farcela, e il fatto di giocare al meglio dei cinque set non sarà un fattore determinante. Deve cercare di non uscire mai dal match. Gli capita, ma contro Cuevas non è successo. Mi aspetto un match da vedere”. A prevedere fuochi d’artificio pure Leonardo Caperchi, il primo vero coach dell’azzurro. “È un incontro dalle possibili scintille. I cinque set potrebbero garantire a Fabio un po’ di tempo in più per ingranare se la partenza non fosse delle migliori. Sta bene e sembra aver trovato le giuste contromisure al gioco di Nadal. Rispetto alla finale di Amburgo, Fabio dovrà giocare meglio i punti importanti, con soluzioni offensive. Proveranno ad attaccare entrambi: Nadal per non soffrire le accelerazioni di Fabio, mentre Fabio per non correre e basta. Diventerà per forza un match spettacolare”.
TUTTI I PRECEDENTI FRA FABIO FOGNINI E RAFAEL NADAL
2013 – Masters 1000 Roma – Nadal b. Fognini 6-1 6-3
2013 – Roland Garros – Nadal b. Fognini 7-6 6-4 6-4
2013 – ATP 500 Pechino – Nadal b. Fognini 2-6 6-4 6-1
2014 – Masters 1000 Miami – Nadal b. Fognini 6-2 6-2
2015 – ATP 500 Rio De Janeiro – Fognini b. Nadal 1-6 6-2 7-5
2015 – ATP 500 Barcellona – Fognini b. Nadal 6-4 7-6
2015 – ATP 500 Amburgo – Nadal b. Fognini 7-5 7-5
RIVIVI I TRE DUELLI DEL 2015
RIO DE JANEIRO – BARCELLONA – AMBURGO
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