Il fair play di Leon Smith
I britannici speravano di raggiungere la prima semifinale dopo 33 anni, ma nella terza giornata si sono presi un terrificante parziale di sei set a zero. Nella conferenza stampa finale, davanti allo sparuto gruppo di giornalisti inglesi, capitan Leon Smith ha mostrato un invidiabile fair-play. "Dopo il successo in doppio speravamo di vincere, ma bisogna fare i complimenti all'Italia. Fognini ha giocato una grande partita e Seppi è stato molto solido. Certo, non nego di essere dispiaciuto. Non voglio imputare niente a Murray: viene da un periodo difficile e ha vinto un buon match contro Seppi. Adesso dobbiamo continuare a migliorare, l'anno prossimo saremo nel World Group". Smith non ha polemizzato sul comportamento del pubblico: "Va bene così. L'atmosfera è questa ed è il motivo per cui la gente ama la Coppa Davis, e i giocatori la affrontano in questo modo, lottando per il loro paese". Alla fine, Smith ha ringraziato tutti i cronisti per essere venuti a Napoli a seguire la nazionale, gesto raro e molto apprezzato: non a caso, i giornalisti si sono alzati per stringergli la mano. In fondo, dopo essere partito dalla Serie C, lo scozzese ha portato il suo team tra le prime otto al mondo (peraltro vincendo otto partite su dieci). Quando gli hanno chiesto un parere sull'imminente referendum sulla separazione della Scozia dalla Gran Bretagna, ha chiosato: "Di sicuro non è un argomento di cui parliamo negli spogliatoi. Comunque complimenti, buona domanda". Murray, Fleming e lo stesso Smith sono scozzesi. (Ri. Bi.)Nella conferenza stampa finale, davanti allo sparuto gruppo di giornalisti inglesi, capitan Leon Smith ha mostrato un invidiabile fair-play. "Dopo il successo in doppio speravamo di vincere, ma bisogna fare i complimenti all'Italia. Fognini ha giocato una grande partita e Seppi è stato molto solido. Certo, non nego di essere dispiaciuto. Non voglio imputare niente a Murray: viene da un periodo difficile e ha vinto un buon match contro Seppi. Adesso dobbiamo continuare a migliorare, l'anno prossimo saremo nel World Group". Smith non ha polemizzato sul comportamento del pubblico: "Va bene così. L'atmosfera è questa ed è il motivo per cui la gente ama la Coppa Davis, e i giocatori la affrontano in questo modo, lottando per il loro paese". Alla fine, Smith ha ringraziato tutti i cronisti per essere venuti a Napoli a seguire la nazionale, gesto raro e molto apprezzato: non a caso, i giornalisti si sono alzati per stringergli la mano. In fondo, dopo essere partito dalla Serie C, lo scozzese ha portato il suo team tra le prime otto al mondo (peraltro vincendo otto partite su dieci). Quando gli hanno chiesto un parere sull'imminente referendum sulla separazione della Scozia dalla Gran Bretagna, ha chiosato: "Di sicuro non è un argomento di cui parliamo negli spogliatoi. Comunque complimenti, buona domanda". Murray, Fleming e lo stesso Smith sono scozzesi. (Ri. Bi.)