Fed Cup: Il fair play degli americani
Il team americano di Fed Cup ispira naturale simpatia. Si comportano bene, sorridono e trasmettono una sensazione di gruppo unito, in cui il mutuo soccorso viene prima di tutto. Quando Mary Joe Fernandez parla, le altre annuiscono. Quando le altre parlano, Mary Joe annuisce. Le risposte in conferenza stampa sono pensate, cortesi. Magari non dicono cose memorabili ("Siamo orgogliosi" è un concetto che hanno ripetuto decine di volte dopo l'1-1), ma trasmettono empatia. Ciò che colpisce della delegazione Yankee è la naturale cortesia. Venerdì, durante la cerimonia-sorteggio, un anziano signore in tenuta ufficiale si è avvicinato ad alcuni italiani, giornalisti e non, e ha donato loro una graziosa spilla con un intreccio tra le bandiere americana e italiana. Sabato, nella fase finale di Vinci-Lepchenko, è stata proprio la panchina americana a prendere il ghiaccio dal frigo e a porgerlo agli italiani quando la Vinci era vittima di crampi. (Ri. Bi.). Si comportano bene, sorridono e trasmettono una sensazione di gruppo unito, in cui il mutuo soccorso viene prima di tutto. Quando Mary Joe Fernandez parla, le altre annuiscono. Quando le altre parlano, Mary Joe annuisce. Le risposte in conferenza stampa sono pensate, cortesi. Magari non dicono cose memorabili ("Siamo orgogliosi" è un concetto che hanno ripetuto decine di volte dopo l'1-1), ma trasmettono empatia. Ciò che colpisce della delegazione Yankee è la naturale cortesia. Venerdì, durante la cerimonia-sorteggio, un anziano signore in tenuta ufficiale si è avvicinato ad alcuni italiani, giornalisti e non, e ha donato loro una graziosa spilla con un intreccio tra le bandiere americana e italiana. Sabato, nella fase finale di Vinci-Lepchenko, è stata proprio la panchina americana a prendere il ghiaccio dal frigo e a porgerlo agli italiani quando la Vinci era vittima di crampi. (Ri. Bi.)