L'americana si procura un gravissimo infortunio al ginocchio. Urla, lacrime, gelo sulle tribune. Viene portata via in ambulanza e la sua carriera potrebbe essere a rischio. Doppia polemica: i campi sono pericolosi a causa del caldo, mentre i soccorsi avrebbero impiegato troppo ad arrivare.

Le avevano dato una wild card. Avevano premiato un personaggio divertente, spettacolare. Ma l'omaggio si è tramutato in un dramma quando Bethanie Mattek Sands si è procurata un grave infortunio durante il match contro Sorana Cirstea. Un movimento innaturale ha portato il suo ginocchio fuori posizione, in modo drammatico. L'americana ha urlato dal dolore, chiedendo aiuto a chiunque fosse nei paraggi, avversaria compresa. C'è voluto un po' troppo (10-15 minuti) prima che arrivassero i paramedici a soccorrerla e a portarla via a bordo di un'ambulanza. Subito dopo l'incidente, la Cirstea ha scavalcato la rete per sincerarsi sulle condizioni dell'avversaria: dopo averla osservata, è chiaramente rimasta sconvolta. Si è anche messa a piangere, proprio come Lucie Safarova, amica a compagnia di doppio della Mattek Sands. Insieme, avevano vinto gli ultimi tre Slam e speravano di fare il poker proprio a Wimbledon. A parte il sincero dispiacere per la Mattek Sands, la cui carriera sembra seriamente a rischio (non è più giovanissima, ha 32 anni), la vicenda ha destato più di una polemica per due ragioni: le condizioni del campo e la lentezza dei soccorsi. Gli organizzatori hanno respinto al mittente qualsiasi accusa. Partiamo dalla superficie: in precedenza, Kristina Mladenovic (KO contro Alison Riske) si era lamentata della superficie, a suo dire molto pericolosa. “Sono scivolata e dovrò effettuare un controllo al ginocchio. Non c'era più erba e, sul Campo 18, persino una buca. Non accade spesso che entrambe le giocatrici chiedano la sospensione della partita dopo appena due game, peraltro in uno Slam. L'arbitro ci ha detto che lui non può fare niente e che dovevamo continuare a giocare. Onestamente non so se gli altri campi siano messi male come il 18”. Ci sono tante ragioni per spiegare l'evoluzione dei campi. La principale è il cambio di strategia dei giocatori: vanno sempre meno a rete (infatti l'erba è quasi intonsa), mentre la zona intorno alla riga di fondo si è rovinata in pochissimi giorni. “Non c'è più erba ed è molto scivolosa – ha detto la Mladenovic – non so descriverla, non è nemmeno come la terra battuta. E' proprio dove dobbiamo correre. C'è un enorme buco che abbiamo fatto fotografare all'arbitro. Me ne sono accorta perché mi sono storta la caviglia durante il riscaldamento”.

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FA TROPPO CALDO
Un'altra ragione sono le condizioni meteo. Nei primi quattro giorni c'è stata appena mezz'ora di pioggia. C'è il sole, fa molto caldo e il clima è secco. La Mladenovic ha riferito che altre giocatrici si sono lamentate e che nello spogliatoio si discute parecchio dell'argomento. Manco a farlo apposta, è arrivato il grave infortunio della Mattek Sands. Qualcuno si è lamentato della lentezza dei soccorsi. “Ci sono sport in cui intervengono subito, come il calcio o la boxe. Qui c'è voluto un po' di tempo e ti domandi cosa succederebbe se ci fosse un problema al cuore o qualcosa del genere. Bethanie è rimasta a terra troppo a lungo” ha detto Sorana Cirstea, mai così dispiaciuta di vincere una partita in questo modo. “In realtà il primo intervento è arrivato dopo meno di un minuto – rispondono dall'All England Club – la giocatrice è stata tenuta in campo, provando a darle sollievo dal dolore, dopodiché è stata trasportata in un'ambulanza e trasferita in condizioni d'emergenza all'ospedale”. La vicenda ha avuto un profondo risvolto emotivo, poiché le urla della Mattek Sands hanno gelato la gioiosa atmosfera dei Championships. Erano le 17.10 locali quando l'ambulanza è arrivata nel vialetto tra i campi 16 e 17, dopodiché ha lasciato l'impianto alle 17.25. “E' stato straziante vederla in quel modo – ha detto la Cirstea – ho colpito la palla, poi l'ho vista per terra. Ha iniziato a urlare, sono andata dalla sua parte e ho visto il ginocchio fuori. Per un bel po', siamo rimasti sul campo soltanto io, il mio fisioterapista e suo marito. Passano i giorni e sui campi c'è sempre meno erba, poi oggi era molto secco a causa del caldo”. Non resta che sperare che l'infortunio non sia così grave e che la Mattek Sands possa tornare a giocare. Lo meriterebbe. Ad oggi, è tutto un enorme punto interrogativo.