Come prevedibile, il caso di positività al Clostebol di Sinner si risolverà l’anno prossimo

Foto di Brigitte Grassotti

Ancora sospeso il destino di Jannik Sinner per il ricorso fatto dalla WADA al TAS per la sua positività al Clostebol. Com’era prevedibile, nessuna decisione verrà presa entro la fine del 2024, infatti l’azzurro non è calendarizzato tra le udienze del tribunale dello sport di Losanna fino all’11 febbraio. A chiarire la situazione riguardo le tempistiche ai microfoni dell’agenzia AFP ci ha pensato il direttore della WADA Olivier Niggli:

Non ci sarà nulla entro la fine dell’anno. Nella decisione si è ritenuto che non vi fosse alcuna colpa di Sinner. La nostra posizione è che esiste ancora una responsabilità dell’atleta nei confronti di coloro che lo circondano. Quindi è questo punto giuridico che sarà discusso al TAS. Non contestiamo il fatto che possa essersi trattata di contaminazione ma riteniamo che l’applicazione delle norme non corrisponda alla giurisprudenza“.

Prosegue Niggli, non contraddicendo neanche l’ITIA: “Bisogna proteggere gli atleti. Personalmente trovo che la tutela della reputazione di un atleta debba essere la nostra prima preoccupazione. Viviamo in un mondo in cui i social sono quello che sono e fanno sì che una reputazione possa andare in fumo in brevissimo tempo“.