Alcune tenniste si truccano prima di scendere in campo. E’ un retaggio della società dell’immagine, ma non è un’esagerazione? La “regina” del makeup sembra essere Jelena Jankovic.
Flavia Pennetta in una delle tante immagini
della campagna WTA “Strong is Beautiful”

 
Di Riccardo Bisti – 13 luglio 2012

 
Il tennis è moda, il tennis è fashion. Soprattutto se è tennis femminile. Se fate un salto sul sito WTA troverete immagini con le tenniste quasi irriconoscibili, "addobbate" come dive del cinema. Non sappiamo se sia giusto o sbagliato, ma va così. Non c’è niente da fare. Ma ci sono alcune tenniste che esagerano, truccandosi prima di giocare. Prendono il campo per una passerella, la terra battuta come un tappeto rosso. Maria Sharapova, la regina delle dive, puntualizza: “Io non mi trucco per giocare, ma sono sicura che qualcuno lo fa”. Ridacchia, come se sapesse a chi si sta riferendo. L’argomento merita un approfondimento. Vale la pena truccarsi per giocare? Ci sono dei limiti da rispettare? Funziona? Spesso le giocatrici hanno il proprio nome cucito sulle scarpe o sulla borsa, si dipingono le unghie (leggendario il giallo di Caroline Wozniacki a un vecchio Us Open, o l’ape disegnata a Wimbledon da Serena Williams), ma il volto? In teoria, lo sforzo fisico è il nemico numero 1 dei cosmetici. Il sudore e il continuo sfregarsi con l’asciugamano metterebbero a dura prova anche il trucco più impermeabile e affidabile. Diverse giocatrici eliminano il problema alla radice, evitando di truccarsi. “Mi sembra che mi assorba la faccia, stropicciandola tutta – dice Sloane Stephens – mi capita di dimenticarmi di togliermi il mascara prima degli allenamenti, mi pulisco il viso con la mano…e mi finisce tutto sulla mano!”. Alcune giocatrici sono meno integraliste. Tra loro c’è Tamira Paszek, recente protagonista a Wimbledon: “Non indosso il trucco, ma un po’ di mascara qua e là”. Una quantità sufficiente per cerchiare di scuro i suoi occhi durante l’ultimo Wimbledon. Hanno fatto qualcosa del genere anche Sabine Lisicki e la stessa Serena Williams. “Ma si, per noi è importante, l’esigenza è cresciuta negli ultimi anni”. In altre parole, l’immagine è sempre più importante e le giocatrici devono adeguarsi. E l’arrivo di fenomeni mediatici come Anna Kournikova e Maria Sharapova hanno alimentato l’esigenza.
 
In verità, il tennis femminile è sempre stato attento all’immagine. La prima è stata Suzanne Lenglen negli anni 20, la nostra Lea Pericoli è passata alla storia per gli abitini in pizzo, così come la femminile Chris Evert era il perfetto contraltare alla mascolina Martina Navratilova. Oggi, tuttavia, anche le giocatrici meno forti sono sotto l’occhio dei riflettori. E l’utilizzo dei cosmetici è aumentato a dismisura. “E’ vero – conferma Lindsay Davenport – non ricordo una sola giocatrice degli anni 90 che si truccasse in campo. Oggi lo fanno molto spesso. Mi vengono in mente Jelena Jankovic e Serena Williams. Credo che abbia un senso, vista la gran quantità di pubblico”. Martina Hingis sostiene che né lei né Anna Kourinikova (sua compagna di doppio) si truccassero. “Mentre oggi ho notato che lo fanno Jankovic e Serena. E’ la legge dello show-business. L’ideale sarebbe essere carine e vincere, ma in fondo va bene anche soltanto essere carine!”. Pare che l’argomento sia molto dibattuto nello spogliatoio femminile, tanto che uno scambio di opinioni tra Bethanie Mattek e Sania Mirza è stato spifferato a orecchie indiscrete:
Mirza: “Non indosso molto trucco in campo, solo per coprirmi un po’”
Mattek: “Passi quasi un’ora a prepararti”
Mirza: “Esatto. Forse è per questo che sono sempre pronta prima di te?”
Mattek: “Sto mettendo la crema solare, ok? Tu sei come….” (e simula il gesto di mettere il mascara)
Mirza: “No, ogni tanto un po’ di mascara e matita per gli occhi. Ma non vado in campo con il rossetto. Chi ne mette troppo? Dipende dalla persona. Non dirò il nome, ma ho visto alcune giocatrici…”
Mattek: “Dai, spara il nome. La Jankovic è abbastanza…”
Mirza: “Non ho detto questo!”
Mattek: “Suvvia, lei riderà Durante una partita al Roland Garros, mentre l’avversaria è andata in bagno, si è riapplicata la cipria”
 
In generale, entra in ballo la vanità delle donne. Anche nella vita di tutti i giorni, le donne si mettono un filo di trucco. Lo fanno anche per andare a lavorare. In fondo è normale che le tenniste tengano all’immagine, perché non sempre le foto in azione sono un elogio della femminilità. “Mi è capitato di ospitare delle persone che mi dicessero quanto sono carina – continua la Mattek – si sono stupiti perché erano abituati a vedermi sul campo, in pose orribili”. La grande attenzione per il trucco, in fondo, si spiega con questa frase. E’ normale che sia così.