WIMBLEDON – Flavia centra gli ottavi dopo sette anni e si apre uno spiraglio in tabellone. Si pensava che non avrebbe più avuto un’occasione del genere. E invece…
Flavia Pennetta ha battuto Alize Cornet per la quarta volta di fila
Di Riccardo Bisti – 29 giugno 2013
Soltanto chi non ha letto la sua autobiografia “Dritto al Cuore” poteva pensare che Flavia Pennetta si fosse arresa. La pugliese è ragazza simpatica, solare, come tutti ha le sue fisime, ma è coraggiosa. Ha gli attributi. E allora “Lotto con quello che ho, in attesa di ritrovare le sensazioni del passato”. Sarebbe stato un peccato buttare via la chance di arrivare agli ottavi dopo il ritiro di Victoria Azarenka. Il match contro Alize Cornet si presentava difficile, ma non impossibile. E l’inizio è stato da incubo. Ma Flavia è temprata ad affrontare le difficoltà contro la Cornet. L’ultima volta l’aveva trovata a Orleans, nella famosa serie di Fed Cup in cui aveva mostrato il dito medio alla giudice di sedia Louise Engzell (a proposito di attributi…). Sul 2-0 per l’Italia, è scesa in campo tra i fischi di 5.000 francesi che le urlavano di tutto. Lei mostrò un autocontrollo eccezionale e si impose con un doppio 6-2. Le emozioni di quel weekend sono raccontate nel suo libro. Ed è un peccato che “Dritto al Cuore” sia uscito a carriera ancora in corso, perché un capitolo sull’avventura a Wimbledon 2013 ci sarebbe stato benissimo, soprattutto dopo il 0-6 7-6 6-2 rifilato a una disordinata Cornet, prima dominatrice, poi presunta lottatrice, infine agnellino sacrificale. E Flavia gode, torna nella seconda settimana di Wimbledon a distanza di sette anni. Allora perse contro Maria Sharapova, stavolta pescherà Kirsten Flipkens: ottima giocatrice, per carità, ma nella seconda settimana di uno Slam puoi chiedere di meglio?
Flavia è stata meravigliosa perché non è da tutte riprendersi dopo aver perso i primi sette game. All’inizio non ci capiva nulla, sbagliava di tutto e sembrava vittima sacrificale per una Cornet di nuovo tra le top 30 dopo un paio d’anni di crisi. E invece ha saputo prendersi un paio di regali della francese e si è trovata 5-2 nel secondo. Poi c’è stato il giallo. A un certo punto ha chiamato medico e trainer per farsi controllare prima il polso malandato (lo stesso operato lo scorso anno: che paura!) e poi i battiti cardiaci. Le si è bloccato il diaframma, è stata colpita da tachicardia. “L’ultima volta che mi era successo…era stato il mio primo torneo, quando avevo sette anni di età. Ero a Lecce e mi portarono direttamente in ospedale. Stavolta è andata meglio! Subito dopo la partita ho chiamato mia mamma, mi ha detto che le è sembrato di tornare indietro a quando ero bambina”. Si è sistemato tutto, anche se la francese è stata a due punti dal match e ha sciupato più di un'occasione sul 6-5. Flavia torna tra le prime 16 a Wimbledon, risultato del tutto inatteso alla vigilia. Nei giorni scorsi, aveva sussurrato che avrebbe potuto pensare al ritiro a fine 2013 se la classifica non si fosse rimessa in sesto. Normale, per una campionessa come lei, non avere voglia di giocare i tornei ITF. Wimbledon potrebbe cambiare idee e prospettive. E non è ancora finito.
Contro la Flipkens ci sono due precedenti, entrambi giocati al Roland Garros. Nel 2006 stravinse Flavia, poche settimane fa si è imposta la belga per 2-6 6-4 6-0. Va detto che la belga sta vivendo un ottimo momento: ha vinto due buone partite ed è reduce dalla finale a ‘s-Hertogenbosch. La favorita è lei, ma Flavia ha tutte le armi per metterla in difficoltà. “Kirsten gioca molto bene su questa superficie, ha un buon servizio, gioca bene a rete, sa usare lo slice…devo essere decisa e imporre il mio gioco. Magari chiederò qualche consiglio alla Schiavone…”. Già, perché Francesca è reduce da due match ravvicinati contro la Flipkens. A Parigi l’ha battuta, in Olanda ci ha perso. Quando è iniziato il torneo, abbiamo subito pensato che un posto in semifinale non fosse precluso a Roberta Vinci. Adesso…la Pennetta può clamorosamente sperare. Dovesse battere la Flipkens, nei quarti troverebbe la Suarez Navarro o la vincente del match Kvitova-Makarova, sospeso per oscurità sul 2-1 per la russa nel terzo set. Un paio d’anni fa, quando Flavia fu sconfitta da Angelique Kerber nei quarti dello Us Open, si pensava che un’occasione del genere non le sarebbe più capitata. A maggior ragione dopo il lungo stop per infortunio. Invece la sorte ha deciso di concederle una possibilità. Si augurano tutti che possa afferrarla…così sarebbe costretta a una riedizione del suo libro. Lei è la prima ad augurarselo.
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